Avrebbero “barato” durante l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense copiando da alcuni manuali. E’ quanto la procura della Repubblica di Catanzaro contesta a nove aspiranti avvocati accusati di aver violato la legge n. 475 del 1925, che sanziona penalmente chi, per ottenere un titolo, si attribuisce elaborati di terzi o, in altre parole, chi copia. I nove indagati sono destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini sottoscritto dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Domenico Guarascio, titolare delle indagini partite dopo che il Tribunale amministrativo regionale calabrese invio’ gli atti in procura per le opportune verifiche di competenza. Il Tar, infatti, ha confermato la precedente decisione della Corte d’appello di Catania che nel 2009, chiamata a correggere i testi dei candidati che fecero le prove scritte a Catanzaro, annullo’ gli elaborati degli attuali indagati, ritenendoli copiati. A questo punto le nuove determinazioni del pm arriveranno dopo che saranno trascorsi i venti giorni dedicati dalla legge alle attivita’ difensive.
Scrivi un commento
Devi essere loggato per pubblicare un commento.