Una complessa attività investigativa posta in essere dalla polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro si conclude con la segnalazione alla Procura regionale della Corte dei Conti di Gerardo Mancuso, direttore generale dell’ Asp di Catanzaro, e Ferdinando Cosco, direttore del dipartimento amministrativo, in quanto ritenuti responsabili di un danno erariale di oltre 7 milioni di euro. Il danno erariale accertato dai finanzieri, nell’ambito dell’operazione denominata “Pluvia”, sarebbe stato cagionato dalle illecite modalita’ con cui l’ Asp di Catanzaro, dal 2008 al 2010, ha attribuito al personale dipendente cospicue indennita’ in denaro a titolo di “premi di produzione”. Secondo la Gdf, i premi sarebbero stati distribuiti senza seguire criteri di merito o per i risultati ottenuti in termini di qualità e quantità. Nello stesso periodo, 2008-2010, non risulta inoltre istituito l’organo di controlllo, obbligatorio per legge, degli obiettivi effettivamente conseguiti. Obiettivi che anch’essi non erano stati nemmeno indicati come prescrive, invece, la legge. Il danno all’erario calcolato dagli inquirenti ammonterebbe complessivamente a 7.120.842,57 euro.
Le responsabilità di Mancuso sono da individuare nell’avallo con la sua firma delle deliberazioni con cui sono state liquidate le indennità, mentre Cosco è stato il responsabile del procedimento. Secondo gli inquirenti, i due dirigenti “con le loro condotte connotate da gravi negligenze e colpose omissioni di doverosi adempimenti, si sono resi responsabili del danno erariale”. La loro posizione è ora al vaglio del procuratore regionale della Corte dei conti per la Calabria, Cristina Astraldi.