Quattro chiacchiere con l’allenatore di una delle magnifiche quattro toscane che affolleranno il campionato di Serie A 2005/2006.
Somma, laziale purosange, dopo 5 anni con i dilettanti partendo dal Cisterna, ha collezionato dal 2002/2003:
una promozione in C2 ed uno scudetto dilettanti con la Cavese, una promozione in B ed una supercoppa di C con l’Arezzo ed infine la promozione in serie A con l’Empoli. Negli ultimi tre anni solo successi.
Incontrato in vacanza su una delle sue spiagge preferite, e dopo l’impegnativo corso di Coverciano per conseguire il “patentino” di serie A, il coriaceo allenatore ci svela che Catanzaro era una delle sue mete ambite e mai realizzate; âsolo semplici contatti,⦠purtroppoâ (con uno sguardo sinceramente dispiaciuto) .
Rivela della sua simpatia verso Nino Princi che stima e ne tesse le lodi in quanto sincero appassionato di calcio, conosciuto ai tempi della sua avventura quinquennale nel campionato Dilettanti.
Gli ârubiamoâ qualche frase sui giallorossi:
Alla domanda inerente le cause della disfatta del Catanzaro, Mario Somma risponde in modo saggio e navigato:
âSulla carta Il Catanzaro aveva uno dei collettivi più validi della serie B, impensabile una tale caduta. Forse il clima creatosi allâinterno dello spogliatoio ha deteriorato e compromesso il campionato. In questi casi il gruppo eâ fondamentale. Ad Empoli si eâ creato il giusto gruppo ed abbiamo lavorato bene, come sempre sono i componenti a fare lo spogliatoio. Di Princi non posso che parlarne bene, dopo averlo conosciuto in passato su campi ben diversi lontano dai riflettoriâ.
Passiamo agli apprezzamenti per le trattative che coinvolgono Nicola Ascoli, ormai ex giallorosso come afferma orgogliosamente Somma:
âIl prossimo anno avrò a disposizione un uomo che non verraâ ad Empoli per recitare un ruolo di secondo piano, anzi, come saprete inseguo Nicola Ascoli da due anni e finalmente lo avrò con me. Mi tornerà molto utileâ.
Nel ringraziare il signor Mario Somma per la disponibilità , ed il nostro solerte inviato G. C. per la sua gradita opera, porgiamo il nostro in bocca al lupo a Nicola Ascoli, un ragazzo che ha lavorato tantissimo sempre nella massima umiltà , ed e’ stato vicino alle sorti delle Aquile nei momenti piu’ bui della storia recente giallorossa.
D.P.