CATANZARO â Favorita dal quasi certo arrivo di Zeman al Lecce, sâè diffusa la voce di un forte interessamento della società pugliese per Nicola Ascoli. Il tecnico croato, che, in linea con le esigenze del suo gioco, gradisce elementi eclettici e tatticamente disciplinati, è stato già tentato in passato ad avvalersi del jolly giallorosso. LâAvellino, infatti, era una di quelle società che, sino allâanno scorso, aveva svolto dei sondaggi nella stessa direzione. La società giallorossa riferisce di non saperne nulla, come risponde per qualsiasi altro quesito di mercato. Anche lâinteressato, da parte sua, smentisce, come, dâaltra parte, ha puntualmente sempre fatto. La nota semplicità di Ascoli, è pari alla sua discrezione. Non dovrebbe essere, invece, un problema la supposta incedibilità del giocatore, che continua a rientrare nei piani di Braglia. Infatti, la saracinesca dietro cui le piccole società barricano alcuni giocatori, è suscettibile ad alzarsi a chi si presenta con generose offerte. Nei prossimi giorni se ne saprà di più, mentre, allo stato, bisogna accontentarsi del pensiero di Nicola Ascoli: âHo letto lâaltro giorno le dichiarazioni di Giorgio Corona, a proposito del suo felice momento e condivido in pieno il suo pensiero. Sino a pochi mesi addietro, soffrivo una categoria come la C2, in cui ho giocato per 6 stagioni, disputando 124 partite. Poi, in pochi mesi, la sorte mi ha di colpo premiato: subito unâagognata C1 ed ora la B. Se la mia fortuna è talmente cambiata che, addirittura, mi vorrebbe proiettare in serie A, io non le sbatterei la porta in faccia, ma, come sapete, non sono uno che pretendo cose di questo genere. Nemmeno ci penso. Innanzitutto, perchè non credo a queste voci e, poi, perchè quel che ho ottenuto mi sta bene e mi avanza. Non so assolutamente niente di un interessamento del Lecce, anche se, nel caso fosse vero, sarebbe una cosa che mi lusingherebbe.â Poi, il seguito non è inedito: âQuandâero in C2, ho più volte detto che avrei desiderato una categoria migliore e che se lâavessi ottenuta con il Catanzaro, sarebbe stato il massimo. Con questa maglia sono addirittura arrivato in serie B e, quindi, ho sorpassato il tetto del massimo. Ritengo che Catanzaro sia una piccola grande piazza, nel senso che non è una metropoli ma, calcisticamente parlando, ha le tensioni, le aspirazioni ed il seguito delle grandi squadre.â Per il resto, mancano notizie di rilievo. Lâatteggiamento di apparente chiusura della società che, come detto, rinvia le attese ai prossimi giorni, trova corrispondenza anche dai vari operatori di mercato. Tutti sono concordi nel sostenere che non ci potranno essere novità di rilievo, sino a quando i campionati, compresi playoff e playout, non termineranno e, contemporaneamente, non ritornerà il sereno nellâambiente calcistico scosso dalle indagini in corso. Diverso è il discorso per i pur scarsi movimenti delle grandi società , i cui colpi sâinseriscono in canali e logiche completamente diversi. La società , infine, per via di un errore materiale sugli abbonamenti, è stata costretta a rivedere in ribasso i prezzi di tutte le tribune.
Salvatore Blasco