A distanza di nemmeno due mesi dalla partita più frustrante disputata fino ad ora in campionato, il Catanzaro ritrova sulla propria strada l’Ascoli di Castori. All’andata i bianconeri disputarono un eccellente primo tempo, macchiato poi da una ripresa caratterizzata da eccessive perdite di tempo. Poco male per i marchigiani comunque: quel successo per 1-0 fu un vero e proprio trionfo del calcio di Castori, un allenatore abituato a costruire squadre arcigne e capaci di giocare sul limite del regolamento.
Da allora, l’Ascoli ha raccolto due sconfitte, tre pareggi e una vittoria. Il picchio staziona ancora in zona playout, a cinque punti dalla salvezza diretta. Tuttavia, ha dimostrato di saper tenere testa a squadre ben più attrezzate: ha pareggiato in casa del Parma per 1-1 e ha saputo addirittura vincere in casa del Como per 0-2.
La società sembra credere fermamente nella salvezza e ha appoggiato Castori con un mercato invernale di tutto rispetto. Tra gli acquisti a titolo definitivo, da segnalare il difensore centrale Mantovani, arrivato dalla Ternana, l’ex terzino di Parma e Reggina Riccardo Gagliolo, prelevato dai ciprioti dell’AEK Larnaca, e il catanzarese Raffaele Celia dalla Spal, terzino sinistro e prodotto delle giovanili giallorosse, per il quale quella di sabato sarà senza dubbio una partita speciale.
Oltre a loro, la dirigenza ha portato al Del Duca una lunga serie di giocatori in prestito: un centrale esperto come Väisänen, un centrocampista con esperienza in Serie A come Luca Valzania, l’ex Napoli Zedadka, il talento slovacco Duris e il centravanti finlandese Jeremiah Streng.
Come gioca l’Ascoli
La rosa all’apparenza è lunga. I nuovi acquisti, però, in queste giornate serviranno a tamponare alcuni acciacchi che hanno ridotto il potenziale dei bianconeri. Nestorovski è alle prese con un lungo infortunio e nemmeno Gagliolo sarà della partita. Soprattutto, mancherà Pedro Mendes, match winner all’andata e centravanti sulle cui spalle si reggono gran parte delle possibilità offensive dei bianconeri.
Per il resto, Castori dovrebbe schierare il solito 3-5-2. Sarà interessante osservare se, come all’andata, l’Ascoli partirà forte con un pressing alto volto a recuperare il pallone in zone calde e creare occasioni da gol oppure se, per via del fattore campo, verrà adottata una strategia più conservativa. L’Ascoli, infatti, non si fa problemi a passare tanto tempo nella propria metà campo, a fare densità al centro con la fisicità di Di Tacchio e Valzania per dirottare il gioco avversario sulle fasce e spezzettare la partita.
In fase offensiva, invece, i bianconeri attaccheranno soprattutto in ripartenza, con Celia e Falzerano chiamati a ribaltare il campo con la loro spinta sulle fasce. Occhio a centrocampo alle incursioni di Valzania, dotato di un ottimo tiro dalla media distanza. In attacco, invece, Streng dovrebbe prendere il posto di Mendes. Centravanti alto quasi un metro e novanta, sarà lui a calamitare i lanci della difesa per fare da boa e dare il tempo ai compagni di risalire il campo. Accanto a lui il canario Pablo Rodriguez, parecchio fastidioso all’andata con i suoi movimenti e la sua capacità di conquistare falli: lo spagnolo dovrà fare da raccordo svariando lungo tutto il fronte offensivo.
Insomma, nonostante le assenze e la posizione in classifica l’Ascoli ha un impianto di gioco e delle individualità in grado, sulla singola partita, di infastidire chiunque, tanto più una squadra come il Catanzaro che ha dimostrato di non gradire contesti di partita sporchi.
Ho capito ma dobbiamo vincere!