Un imprenditore di Catanzaro, Z.R., 62 anni, è stato denunciato dalla Polizia di Stato per truffa perché faceva lavorare alle sue dipendenze cittadini extracomunitari che lui stesso metteva in regola, ma poi li obbligava a pagarsi i contributi e spesso li costringeva a ricevere e firmare le buste paga senza ricevere il denaro. Lâimprenditore, di recente, aveva assunto con regolare contratto di lavoro subordinato un cittadino tunisino. Lâextracomunitario, che svolgeva le mansioni di operaio, ascoltato dagli agenti dell’Ufficio immigrazione di Catanzaro, nellâambito di una serie di indagini predisposte dal questore Matteo Cinque, ha dichiarato di essere stato costretto a pagarsi il contributo dovuto dal datore di lavoro per la domanda di emersione e di aver dovuto versare mensilmente la somma di 500 euro, circa metà dello stipendio, per il pagamento dei contributi. Lo stesso tunisino, inoltre, ha detto, che da mesi riceve regolarmente la busta paga ma non il denaro. Per l’imprenditore, che già in una città del Nord era stato al centro di una truffa ai danni un cittadino senegalese, è quindi scattata la denuncia, mentre gli agenti continuano le indagini per cercare di scoprire eventuali casi analoghi.
(CNN 07.01.2004)
(CNN 07.01.2004)
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