Esprimo apprezzamento per le iniziative finalizzate a dare una svolta all’Area Vasta che vedono interloquire, tra gli altri, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo ed il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno”.
È quanto afferma la consigliera regionale Flora Sculco di Calabria in Rete. “Sono convinta – aggiunge – che se si va dritti al nocciolo dei problemi, facendo sintesi in una logica di economia di scala, coinvolgendo amministratori locali, istanze culturali, sindacati e imprenditori, si faranno passi avanti.
Il momento è interessante, non soltanto perché, dopo 45 anni di regionalismo deludente, è indispensabile costruire per l’area baricentrica della Calabria le caratteristiche di coesione economica e sociale che le consentano di esercitare il protagonismo politico-istituzionale che le spetta per Statuto. Ma anche perché alla guida della Regione c’è un Presidente come Mario Oliverio, che conosce i problemi della Calabria e sa perfettamente quanti danni hanno provocato alla regione le visioni riduttive e miopi dei decenni passati”.
Secondo la consigliera regionale: “L’area baricentrica Catanzaro-Lamezia, inclusi basso ed alto Ionio nonché città turisticamente di primo piano come Soverato, è indubbio che, se adeguatamente valorizzata, possa contribuire non solo al suo sviluppo, ma anche a quello di un’area assai più ampia comprensiva dei territori di Crotone e Vibo Valentia.
In tal senso, non è superfluo ricordare che la fragilità, sia in termini economici che di peso politico, dell’ “Area Vasta” ha avuto inizio nel 1995, quando da un’unica Provincia ne nacquero tre. Forse oggi, senza nulla togliere all’attuale assetto istituzionale che va sostenuto ed anche in ragione della ricostituzione del collegio unico di centro (Cz/Kr/Vibo V.) introdotto dalla legge elettorale regionale, è giunto il tempo, se davvero si vuole che l’area baricentrica della Calabria esca dal cono d’ombra, di riflettere, come esige l’Europa, in una logica di rete che ci dia l’opportunità di realizzare proposte interessanti sul piano nazionale ed europeo.
Una logica moderna che abbia come obiettivo lo sviluppo economico da realizzarsi integrando le eccellenze ed il capitale umano di cui disponiamo e badando ad un’utilizzazione sinergica e proficua dei tanti giacimenti culturali, ambientali, storici, turistici di cui l’area nel suo complesso è ricca. Su questa importante tematica, da cui dipendente il presente ed il futuro di un’area strategica e fondamentale per l’intera Calabria, ciascuno e tutti – conclude Flora Sculco – sono chiamati a fare la propria parte e, per quanto ci riguarda, ci impegneremo fino in fondo e senza alcun risparmio”.