“Il ritrovamento archeologico più importante negli ultimi trenta anni”. Così il presidente della Regione, Agazio Loiero, ha annunciato il ritrovamento di un insediamento di epoca ellenistica nell’area dove si sta realizzando la cittadella regionale, a Catanzaro nella località Germaneto . Nel corso dei lavori sono state, finora, scoperte sei tombe con scheletri e diversi oggetti, tra i quali alcune anforette in perfetto stato di conservazione. “Si tratta di un ritrovamento di grande importanza – ha aggiunto il presidente Loiero dopo un sopralluogo nella zona – e sono contentissimo di questa scoperta, ma anche del fatto che i lavori non saranno interrotti, ma subiranno solo un piccolo rallentamento”. Per il 15 settembre prossimo è stata già fissata la data per iniziare la palificazione per realizzare un’ala della struttura che ospiterà tutti gli uffici della Regione Calabria. Al sopralluogo di questa mattina hanno partecipato, oltre a Loiero, il dirigente del dipartimento Lavori pubblici, Isola, e il funzionario della Sovrintendenza, Roberto Spadea, che seguirà gli scavi di recupero dei reperti. “La natura dei ritrovamenti – ha sottolineato il presidente Loiero – ancorché di grande rilievo, non pone a rischio il progetto della Cittadella, in quanto tutti i reperti trovati sono delocalizzabili. Lo stretto coordinamento con la Soprintendenza – ha aggiunto il Presidente – permetterà di ottenere a breve il nulla osta per l’esame dei lavori delle aree già completamente investigate, quali quelle verso la strada. In tali aree è stato possibile eseguire due campi prova delle palificate portanti l’edificio, che permetteranno di tarare al meglio il progetto delle fondazioni. È quindi previsto, concordando con il Contraente Generale ed il Direttore dei lavori, che le lavorazioni per la realizzazione delle palificate del corpo degli edifici che si affaccia sulla strada/280 inizino il quindici settembre prossimo. Inoltre – ha concluso Loiero – al completamento della campagna dei rilievi archeologici sarà possibile sviluppare il progetto di uno specifico museo da ospitare nella Cittadella, che testimonierà dove sono allocati i ritrovamenti più importanti della lunga storia delle terre di Calabria”. “I ritrovamenti fatti sul cantiere della costruendo Cittadella – ha spiegato Spadea – dimostrano la validità della previsione scientifica che pone la via dell’Itsmo, attestata da Aristotele, lungo la sponda settentrionale della valle del Corace. È stato infatti ritrovato un insediamento greco collegato allo sfruttamento agricolo della zona, e sicuramente comune alle attività della vicina Skylletion, con la restituzione di un impianto di tombe grande ascrivibili alla prima metà del V° secolo, con importanti corredi di ceramica antica a figure nere ben conservati”. Ad oggi sono state identificate e scavate sei tombe, con alcuni scheletri in stato di buona conservazione, e reperti che testimoniano la presenza di un gruppo familiare di condizioni abbienti. L’area, inoltre, è interessata di altre significative vestigia archeologiche, databili sempre in epoca greca al III secolo a.C. (insediamenti rustici) ed in epoca romana (villa rustica del II secolo d.C.). Spadea ha sottolineato come le indagini si stiano svolgendo con la massima collaborazione della Giunta regionale, che ha dimostrato grande sensibilità alla problematica archeologica.
fonte giornale di calabria