Catanzaro di scena in Liguria contro lo Spezia, squadra in piena lotta per la promozione in serie A e autore fino ad ora di una grande stagione con Luca D’Angelo in panchina e sostenuta da una tifoseria di altissimo livello, che nel recente passato ha vissuto la serie A. Lo Spezia visto fin ora ad ora ha fatto cose egregie e spinto dalla forza del collettivo e la presenza di singoli importanti in grado di risolvere la partita in qualsiasi momento. Tutto iniziò lo scorso anno, dopo l’esonero di mister Alvini per scarsi risultati ottenuti, la squadra ligure venne affidata a Luca D’Angelo. Il tecnico abruzzese, molto noto per il suo utilizzo del sistema di gioco 4-3-1-2, ha portato non solo modifiche tattiche alla squadra, ma si è impegnato anche in un lavoro sulla psicologia dei suoi mirato a rinvigorire il morale della squadra visto la difficile situazione in classifica in campionato dopo una retrocessione dalla serie maggiore e gli scarsi risultati rinvenuti. Tutto questo è servito a salvare la squadra lo scorso anno e puntare ad una stagione da protagonisti, per risalire la china quest’anno. Tutto questo sta accadendo e lo Spezia è ritornato protagonista in serie B e lotta per la promozione in serie A. Concentrandoci sull’aspetto tattico della formazione di Luca D’Angelo, possiamo dire che nella prima fase di costruzione della manovra, quando la palla è in possesso dei bianconeri, lo Spezia crea gioco con un 3+2 con due centrocampisti che si abbassano quasi a ridosso della difesa e uno che resta alto, mentre l’esterno di fascia si stacca in proiezione offensiva. Molto Interessante, attenzionata e dettagliata la fase di sviluppo della manovra e di creazione del gioco basata su una serie di rotazioni dinamiche togliendo riferimenti agli avversari e creando molte situazioni pericolose in zona goal. La linea difensiva dello Spezia risulta sempre molto compatta e con una sola linea di copertura della porta, si abbassa molto in fase di non possesso passa e ha quasi sempre un baricentro medio-basso. I tre uomini schierati da mister Luca D’Angelo rimangono quasi sempre in linea affiancati dai quarti di centrocampo e ciò garantisce solidità e tranquillità. I punti di forza dello Spezia sono le transizioni, le alte qualità dei singoli, una squadra che è molto forte sia fisicamente e che atleticamente e che può vantare degli esterni molto importanti e valiti in tutte le fasi di gioco. Parlavamo prima di transizioni e qualità prima e il riferimento era prevalentemente alla fase offensiva in cui lo Spezia spicca particolarmente e che può vantare in Pio Esposito un goleador di grande affidabilità, coadiuvato dall’esperto Lapadula proveniente dal Cagliari nel mercato di gennaio. Qualche defezione lo Spezia la presenta nella fase difensiva, nella poca interdizione da parte dei centrocampisti e nella poca fantasia nell’attaccare la linea di difesa della squadra avversaria. Piccoli limiti che non hanno impedito comunque alla squadra di vantare una classifica importante e che fino alla fine si giocherà un posto nobilissimo nella regular season, sperando in un esito finale che tutti i tifosi dello Spezia vorrebbero rivivere. Ecco il pensiero di Luca D’Angelo sulla stagione che sta vivendo lo Spezia: “In Serie B non esistono partite semplici. I nostri attaccanti si allenano sempre molto bene e tutti hanno sempre occasione di segnare, ma ora è forse giusto il momento di dare maggiore continuità. La classifica? Noi dobbiamo cercare di giocare al massimo ogni gara, spinti dai tifosi, senza mai guardare verso gli altri campi o fare calcoli inutili che fanno solo perdere energie preziose. Nel girone di andata abbiamo fatto molto bene, al di là delle più rosee aspettative e a inizi stagione solo Stroppa aveva predetto questo tipo di campionato per noi, ma ora bisogna continuare sul percorso intrapreso”.
Foto sito ufficiale SPEZIA