Tassi di interesse pari al 20 per cento mensile, approfittando dello stato di bisogno in cui versava un imprenditore della provincia di Catanzaro. Cosi’, Giuseppe Altilia, 47 anni, imprenditore di Botricello, avrebbe messo sotto scacco la sua vittima, finendo pero’ in carcere su ordinanza del gip di Catanzaro Assunta Maiore. Sono stati i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina a sviluppare le indagini che hanno permesso di ricostruire il prestito di denaro contante per 40 mila euro, con la richiesta di interessi pari al 20 per cento mensile. Passo dopo passo i militari dell’Arma guidati dal capitano Giovanni De Nuzzo sono riusciti prima a raccogliere elementi che dimostravano le difficolta’ economiche di un imprenditore della zona, quindi i passaggi che avevano portato lo stesso a rivolgersi ad Altilia. Infine, movimenti bancari, intercettazioni ed appostamenti hanno permesso di provare ogni passaggio di danaro con contanti ed assegni. Quando i carabinieri si sono presentati all’alba di oggi a casa di Altilia per notificare il provvedimento di custodia cautelare in carcere, hanno anche rinvenuto migliaia di euro in contanti in banconote di grosso taglio, al punto da procedere direttamente al sequestro di 33.800 euro come somma degli interessi usurai percepiti. Ad Altilia, inoltre, sono stati sequestrati conti correnti bancari, in attesa delle successive verifiche. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Alessia Miele, hanno permesso di appurare che l’usuraio aveva chiesto anche la presenza di un garante sul prestito, dal quale avrebbe ricevuto alcune garanzie economiche. Ulteriori verifiche sono in corso per ricostruire due aspetti legati all’operazione. Intanto, la vittima avrebbe subito nel corso del periodo delle indagini, un episodio di violenza verosimilmente per costringerlo a pagare. Nel secondo aspetto, occorrera’ valutare se possano esistere altre vittime di usura che potrebbero essere finite nella rete di Altilia.
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