A darne notizia è l’edizione odierna della Gazzetta del Sud, che riferisce in merito all’inchiesta iniziata diversi anni addietro, esplosa per i lavori di restauro di Corso Mazzini.
Gli illeciti presunti erano stati efettuati negli anni 2006-2008.
All’epoca era stata ipotizzata dall’accusa, la presenza si un sodalizio politico-mafioso mirato a condizionare le attività del capoluogo di regione.
Un filone dell’indagine, sempre secondo il noto quotidiano, è arrivato al capolinea e il Gip Assunta Maiore, ha disposto l’archiviazione per diversi soggetti indagati.
Fra questi, spicca il nome di Domenico Tallini, assessore al personale della Regione Calabria e all’epoca dei fatti consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica.
Fra gli altri sono state archiviate le posizioni di Carlo Nisticò, degli imprenditori Antonio, Daniele e Giuseppe Lobello, di Pietro Torchia, dell’ex assessore comunale e allora dirigente, Vincenzo Belmonte, di Claudia Scardamaglia, di Giuseppe Cardamone e degli avvocati Pietro Mancuso e Saverio Loiero.