Buon Anno
(A Chi ? )
A coloro che puntualmente sprecano denaro pubblico in luminarie buttate giù dal noto “zefiro”,restituendo alla lux dei lampioni ferruginosi un centro che attende di diventare umano?
Ai rivenditori che , incamerati introiti extra “rivestono” del solito grigiore le vetrine?
Agli ideali di umanità azzerati alle 0,00 del primo gennaio come un contachilometri di una utilitaria sgangherata e d’occasione?
A chi lascia l’asfalto con i “soliti “ rattoppi , gli intonaci cadenti e sbocconcellati per sottolineare eterne indifferenze?
A quel manipolo di gaudenti e pasciuti per le abboffate festaiole e doverose , che ridiventano – deposte le toilette – i soliti monsieur e madamin travet – anche per retaggi genetici – al servizio del solito padrone a testa bassa e senza dignità?
A coloro che brontolano su tutto ,senza trovare il coraggio di modificare alcunché?
Agli inamovibili nuclei familiari che – giganti – dai piedi di argilla – stanno – su per prosaici motivi economici,illudendosi che nessuno sa di una disarmonia nota a tutti?
Agli incantesimi infranti di una favola vissuta con epidermico entusiasmo ?
Ai sorrisi stirati con le mollette , ai baci umidi e mollicci dati in tandem al “verso “ :Auguri , Felicità”?
Alla mediocrità endemica che , prepotente , emerge dal luccichio di strass con il “Bla Bla “ formale ed allegrotto riesumati ed entrambi destinati allo sfoggio di sentimenti Mai esistiti ?
A chi degli animali fa oggetto di sadica violenza o crudele indifferenza , abbandonandoli per non variare il “ profumo “ degli ambienti ( in inverno ) o di noiose appendici ( in estate )?
A coloro che gestiscono il trascendentale ( i Preti ) circondandosi di politici dalle estrazioni diverse , nella speranza di aver favori ma negando gesti umanitari che non gratificano il protagonismo ?
Ad una società che – come in passato – presenterà le tare di sempre ?
O Buon Anno
A coloro che , dicendo no ai falsi doverismi ed alla ipocrisia, buttan giù giganti dai piedi di argilla ?
A chi sa donare la vera amicizia senza imporre la parvenza di essa , per chetare una coscienza pregna di torti, soffocati per non impazzire ?
A chi non cerca affetti pro tempore per soddisfare futili desideri di affermazioni del proprio ego ?
A quei rarissimi genitori che, in nome di una sensibilità vissuta, arricchisce il quotidiano donando esempi di rispetto verso se stessi e del prossimo , ai propri rampolli?
A coloro che , per dovere o scelta umanitaria , trascorrono il periodo festaiolo , fra ammalati , anziani o persone sole, ma , donando affetto ?
A chi avanti negli anni , intuisce che , forse , sarà l’ultimo ?
A coloro che vivono l’esigenza di realizzare attività sociali senza trionfalismi , nel credo di lenire ferite inferte dall’ indifferenza altrui?
A chi crede nel proprio impegno culturale e politico, sinonimo di altruismo e maturità interiore e , con costanza continua -indefesso – l’inevitabile lotta di sempre ?
A chi , giorno dopo giorno , spera di accrescere la propria spiritualità – in verità – senza etichette o credi occasionali o – peggio – senza imporre sofferenze gratuite ed inutili a coloro che conoscono solitudini ben più gravi e più profonde ?
Buon anno a chi svolge il proprio lavoro -day after day – senza servilismo o viscida umiltà ma con dignità?
Buon Anno a chi ingoia ogni mattina un caffè sempre più amaro?
Carolina Benincasa