ANDRIA –
Un altro mistero del campionato di C2. La Fidelis Andria, anzi Andria BAT. A leggere i nomi ci sarebbe da sognare un campionato di medio-alta classifica. I numeri indicano impietosamente il terzultimo posto. E solo grazie alla stentata vittoria (1-0, gol di Rizzi) contro la Vibonese di domenica scorsa, oltre a quella , sempre di misura, con l’Igea. Una piazza sicuramente più ambiziosa di tante altre in questa C2, che fatica ad essere protagonista ed è riuscita a bruciare in un mese un paio di allenatori.UNA PANCHINA BOLLENTE – I tre tecnici della scorsa stagione, nonostante una salvezza conquistata tranquillamente e una stagione conclusa a ridosso della zona play-off, sono un segnale dell’instabilità della piazza. Il patron Troia e il DS Torma avevano affidato a Jaconi un gruppo importante. Persi Di Toro e Scopelliti a centrocampo, Marchano e Arcadio in attacco, la rosa è stata rinforzata con un paio d’acquisti per reparto. In difesa sono arrivati il terzino Montemurro dalla Sanremese e l’ex messinese Sportillo al centro, oltre al jolly della Vibonese Catalucci. In mezzo al campo, ad affiancare l’italo-argentino Spinelli, ci sono i muscoli di Librizzi, mentre sull’esterno l’innesto di Faieta, ex Foggia e Sambenedettese, l’anno scorso a San Marino, porta esperienza e qualità. In attacco la perdita di Marchano è bilanciata dalla conferma di Pasca (inseguito da mezza C2 in estate) e dall’innesto di Emanuele Catania, un talento mai sbocciato definitivamente dopo l’esplosione a 20 anni ad Acireale.
INCROCI DI MERCATO – Dal Catanzaro è arrivato anche Giuseppe Siclari, per ora più prolifico dello stesso Pasca. Ma gli incroci di mercato non si fermano qui. La rotta inversa, infatti, è stata seguita dall’attaccante argentino Marchano (11 gol l’anno scorso in bianco-blu) e, via Catania, dal centrocampista Ancione. I due sono ancora oggetti misteriosi per i tifosi del Catanzaro. Marchano è sulla via del recupero da un grave infortunio, mentre Ancione è alle prese con lievi acciacchi e con una concorrenza spietata. Non si può infine dimenticare il vero ex della partita, mister Dellisanti, sulla panchina giallo-rossa nella memorabile stagione 2002-03, quella del cambio societario, di uno splendido campionato, della finale persa con l’Acireale prima del ripescaggio estivo. Storie che si intrecciano con i precedenti contro la formazione pugliese. L’anno scorso finì 3-0 con i gol di Cuffa, Wahab e Bueno. Con Dellisanti in panchina, invece, risolse una punizione di Alfieri al 93’ sbucata a sorpresa dalla nebbia. Sette mesi prima, invece, era finita 1-1 con i gol di Moscelli e Abruzzese. Mentre l’unica vittoria dei pugliesi risale alla nefasta stagione ’90-91, in C1, grazie a un gol di Vinci (che l’anno dopo sarebbe approdato proprio al Catanzaro).
A CACCIA DI QUADRATURA – Dopo l’addio di Jaconi, anche l’Andria ha avuto un “traghettatore alla Cittadino”. Davide Cei si è seduto due volte sulla panchina della prima squadra, incassando un solo punto. Poi l’avvento di Dellisanti che sta cercando faticosamente di dare un senso all’organico. I tre punti con la Vibonese sono una boccata d’ossigeno, il “Ceravolo” una tappa prima del doppio turno interno contro Cisco e Melfi. L’ex allenatore del Catanzaro ha impostato la squadra con un 4-4-2 che prevede un trequartista alle spalle della prima punta Pasca. Contro la Vibonese il ruolo è stato ricoperto da Rizzi, autore anche del gol decisivo con una straordinaria sforbiciata. Con questo modulo, Siclari finisce in panchina a fare la riserva di Pasca, nonostante i 3 gol realizzati in 8 partite (tanti quanti ne segnò la scorsa stagione con la maglia del Catanzaro). Catania, che fin qui aveva giocato da seconda punta, è stato spostato all’ala con Faieta sul versante opposto. In difesa, davanti al portiere Romano, i due centrali sono Carnevali e Rizzo, con Cioffi e Montemurro sulle due fasce. Contro il Catanzaro, però, mancherà lo squalificato Cioffi. Al suo posto dovrebbe giocare Catalucci, a segno nell’amichevole infrasettimanale che ha visto l’Andria soccombere per 4-3 contro il Canosa. Un’ulteriore conferma della fragilità difensiva dei pugliesi che, finora, hanno incassato 12 gol in sette partite. Non sono da escludere sorprese come l’inserimento di un Siclari, in forma e in cerca di rivincite, o di Pisciotta per dare più peso alla mediana.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-1-1) – Romano; Catalucci, Carnevali, Rizzo, Montemurro; Caserta, Librizzi, Spinelli, Faieta; Rizzi; Pasca. All.: Dellisanti.
Ivan Pugliese
ivan@uscatanzaro.net
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