ANDRIA – CATANZARO 1 –1
Formazioni:
ANDRIA: Romano, Patanè (34° s.t. Beccegato), Montemutto, Spinelli, Sportello, Martinelli, francese, Librizzi, Pasca (17° s.t. Siclari), Catania, Cardamone (34° s.t. Vadacca)
All. Palombo
CATANZARO: Mancinelli, Ciano, Morleo, Benincasa, Caccavale, Gimmelli, Merito, Berardi, Falconieri, Ancione (20° s.t. Tomi), Criniti (10° s.t. Alessandro)
All. Cuttone
A disposizione.
ANDRIA: Lacche, Ciullo, Catalucci, Hovanysshian – CATANZARO: Ferrante, De Franco, Fusseini, Cianni, Brutto.
Arbitro: Calvarese di Teramo
Reti: 30° p.t. Pasca ( R ), 24° s.t. Falconieri
Note: A fine gara, espulso Vadacca per proteste. Ammoniti: Ciano, Caccavale, Martinelli, Librizzi, Cardamone. Angoli 3-1 per l’Andria. Spettatori 1200 con presenza di circa sessanta tifosi giallorossi nel settore ospiti, il tutto per un incasso pari a 7.825 euro. Recupero 1’ p.t. e 4’ s.t.
Un sole primaverile accoglie il Catanzaro nell’infuocata trasferta andriese. “Infuocata” a causa delle ripetute invettive dei supporters azzurri che danno l’anima per essere il dodicesimo uomo in campo e sfogano all’unisono le proprie ugole lanciando ripetute invettive all’indirizzo dei sessanta tifosi giallorossi assiepati nel settore ospiti. Prima della gara qualche scaramuccia per fortuna senza conseguenza alcuna. La società pugliese propone ai propri tifosi la giornata azzurra, segno che il Catanzaro, malgrado le magre soddisfazioni regalate durante questo campionato, conserva sempre il suo blasone.
Mister Palombo schiera un 4-3-3 con esplicita volontà offensiva. Pasca, Catania e Cardamone il trio d’attacco andriese. Agatino Cuttone è costretto a rinunciare a Marchano a causa di un improvviso attacco influenzale dell’ex andriese che non può scendere in campo al cospetto dei suoi ex tifosi, e al suo posto inserisce Ancione.
La fase di studio delle due squadre dura ben venti minuti, ma si vede subito che la partita viene giocata su buoni ritmi. Al 22° prima occasione della gara a favore dei padroni di casa: da azione d’angolo, Catania e Spinelli si ostacolano al momento del tiro e il secondo calcia fuori. Il Catanzaro cerca di rispondere con qualche incursione sulla fascia sinistra ad opera di Criniti e Morleo che portano le Aquile a conquistare calci piazzati che non vengono sfruttati al meglio. In una di queste occasioni, Gimmelli impegna Romano in un’impegnativa parata in due tempi. Ancione (26°) costruisce una buona azione sulla fascia destra, serve Berardi ma il centrocampista vede deviare in angolo la propria conclusione. Catania (il migliore dell’Andria) imperversa sempre di più sulla fascia sinistra e Ciano fatica non poco. Al 30° l’incontenibile esterno dell’Andria viene contrastato in area di rigore proprio da Ciano che lo mette giù. E’ calcio di rigore e Pasca trasforma (Mancinelli intuisce ma non ci arriva per un millimetro) il penalty andando ad esultare sotto la curva. Il Catanzaro reagisce , un colpo di testa di Gimmelli viene ben parato dall’estremo difensore dell’Andria e al 45°, proprio allo scadere del primo tempo, i giallorossi reclamano per un evidentissimo calcio di rigore: colpo di testa di Criniti e pallone che viene macroscopicamente frenato con la mano da un difensore andriese. Il sig. Calvarese considera involontario l’intervento e chiude la prima frazione di gara.
Il Catanzaro inizia il secondo tempo con il piede giusto. Tanta determinazione e voglia di far bene. Già al 2° Berardi colpisce di testa a seguito di un cross dell’ottimo Morleo. Il solito Catania impegna Mancinelli. Falconieri, ieri il migliore dei giallorossi insieme a Mancinelli, fa reparto da solo. Va a conquistare palla ovunque essa si trovi e salta l’uomo, propone, e assiste i compagni di reparto per tutta la gara. Al 24° raccoglie il meritato frutto di tanto lavoro. Su una palla alta, saltano insieme Alessandro e l’estremo difensore azzurro, il pallone sfugge dalle mani di Romano e Falconieri mette in rete a porta sguarnita. L’esultanza dello stesso attaccante e dei compagni di squadra è commovente. Intorno alla panchina giallorossa, un vero e proprio capannello con Cuttone come epicentro. L’Andria ha l’ultima opportunità con Catania che al 28° calcia un pallone destinato ad insaccarsi alla destra dell’estremo difensore giallorosso. Mancinelli, superlativo, si supera e fa una parata che vale un gol. Nulla più fino al triplice fischio che decreta il pari finale.
Giuseppe Mangialavori