Non fa più notizia. È questo il dato preoccupante dell’ennesimo scandalo che potrebbe abbattersi sul calcio italiano.
Parliamo di calcioscommesse. Ancora una volta. Ancora in Lega Pro. Un anno dopo il caos che ha riscritto in modo profondo classifiche e verdetti.
Ad indagare la Procura di Catania, che lo scorso anno aveva svolto la maxi inchiesta sulla squadra di casa. Undici le partite sotto la lente d’ingrandimento:
Messina-Paganese 2-2
Messina-Benevento 0-5
Messina-Martina 3-0
Casertana-Messina 4-1
Juve Stabia-Messina 2-1
Foggia-Catania 3-0
Catania-Casertana 0-1
Akragas-Catania 1-0 (Coppa Italia)
Catania-Akragas 1-1
Foggia-Fidelis Andria 1-0
Prato-Carrarese 2-4
I sospetti di combine che aleggiano sulla terza serie rappresentano il corollario di uno scenario a tinte fosche che nei giorni passati ha coinvolto anche club di categoria superiore.
Un articolo apparso su “La Repubblica” del 25 maggio annunciava l’invio alle autorità competenti, da parte dei bookmaker, di un dossier contenente alcune puntate anomale su cinque gare di Serie A (Frosinone-Milan 2-4. Frosinone-Napoli 1-5, Genoa-Frosinone 4-0, Verona-Frosinone 1-2 e Napoli-Frosinone 4-0).
Sulla gara Napoli-Frosinone la Procura Federale ha già aperto un fascicolo di inchiesta dopo i sospetti generati dalle numerose puntate sull’espulsione nei primi minuti di Mirko Gori. In quell’occasione, il giocatore venne cacciato da Celi per insulti all’arbitro. La società ciociara commentò affermando che “nessuno poteva fare illazioni o sospettare nulla sul comportamento della squadra e dei suoi tesserati“.
Sullo sfondo, le indagini della Dda di Napoli sul coinvolgimento del clan Vanella Grassi in merito ad alcune partite del campionato di Serie B 2013/2014.
Al riguardo risulta indagato il difensore del Genoa, Armando Izzo (non raggiunto da misura cautelare), il centrocampista dell’Acireale, Francesco Millesi, già in forza all’Avellino, e l’ex calciatore Luca Pini (entrambi agli arresti domiciliari).
Nei riguardi dei tre si ipotizza il reato di partecipazione esterna ad associazione mafiosa. Per loro gli investigatori delineano un concorso esterno, senza un inserimento concreto nei traffici del clan Vanella Grassi.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbero state influenzate due gare disputate a maggio 2014. La prima è Modena-Avellino del 17 marzo 2014, la seconda è Avellino-Reggina del 25 maggio dello stesso anno. A sostengo della tesi accusatoria, le intercettazioni degli investigatori: “Dobbiamo mangiare tre polpette, abbiamo la pancia piena“.
Red
Ni ripescanu
Sì, da cuda.
Non abbiamo ‘impianto da 35 mila posti
Il fatto che il CZ non sia mai in mezzo a questo schifo mi rende orgogliosissimo
Gli ubriaconi pilotati e il bombarolo non si trovano per niente d’accordo con te.
Il Catania è sempre sul pezzo…
Se avessimo avuto un impianto moderno alla straniero in zona pianopoli stasera la finale di Champions poteva essere a pianopoli
….e u Cutrona jòcava cca….e non a GusenzA…..