È l’ultima partita al “Ceravolo” della stagione. Il Catanzaro sfida la Feralpisalò a coronamento di una stagione straordinaria. Sono più di settemila spettatori che assistono alla gara di Supercoppa, che assegna il trofeo per le tre vincitrici dei rispettivi gironi. In undici arrivano da Salò. Un fastidioso vento, che spira da ovest verso est, disturberà nel corso dei novanta minuti la partita che sarà comunque piacevole fra due squadre forti e che hanno meritato la promozione in cadetteria. La coreografia che la Massimo Capraro propone per salutare la propria squadra e ringraziarla per ciò che è stata fatto è molto bella. Tanti stendardi giallorossi colorano la curva, poi i volti di calciatori e figure societarie, compresi i componenti della famiglia Noto.
Biasci e Vandeputte in panchina
Il Catanzaro di Vivarini si presenta all’appuntamento con la formazione titolare del campionato per nove undicesimi. Partono dalla panchina Biasci e Vandeputte, sostituiti all’inizio da Brignola a destra, con il conseguente dirottamento di Situm a sinistra, e da Curcio che affianca il cannoniere Iemmello.
Mister Vecchi presenta la sua squadra con un 4-3-3 con l’attaccante croato Butic a fungere da perno d’attacco con il compito di abbassarsi per creare spazi agli inserimenti di Guerra e di Siligardi, pronti a supportarlo. Voltan, Sau e gli ex Bacchetti e Icardi non sono disponibili, mentre Salines starà in panca senza entrare.
Giallorossi sottotono nel primo tempo
Nella prima frazione di gioco il vento è favorevole ai leoni del Garda. Il Catanzaro ha qualche difficoltà nella sua classica manovra dal basso. La Feralpi rimane bassa a inizio partita, ma man mano che passano i minuti, grazie a una buona manovra, riesce a prendere le misure ai giallorossi e con buone uscite, concluse con verticalizzazioni, impensierisce la retroguardia di Vivarini.
Butic, specialista nei tiri da fuori ci prova subito con un bel sinistro che lambisce il palo alla destra di Fulignati. Brignola e Situm per due volte sulle loro corsie di competenza sono costretti a due belle diagonali per chiudere le pericolose incursioni di Tonetto e poi di Carraro. Al 23′ un lampo di Iemmello servito da Brignola crea problemi a Pizzignacco. L’angolo successivo vede invece una percussione di Sounas con trattenuta in piena area, ma l’arbitro lascia proseguire e non interviene su una fallo che sembrava da rigore. Alla mezzora Brighenti, probabilmente ingannato dal vento e da un rimbalzo irregolare, sbaglia l’anticipo. Butic s’invola verso Fulignati che ipnotizza l’attaccante croato deviando la conclusione.
Il Catanzaro cerca di rialzare la testa ma le difficoltà di manovra sono evidenti. I calciatori di Vecchi in campo sono messi molto bene, chiudono le linee di passaggio e con improvvise e rapide verticalizzazioni attaccano gli spazi con ripartenze veloci. Di Guerra (Fulignati respinge di piede) e un tiro alto di Carraro sono le due ultime note di cronaca da segnalare di un primo tempo giocato alla pari ma con una Feralpisalò più incisiva rispetto ai giallorossi.
Nella ripresa esce fuori il valore del Catanzaro
Quando inizia la ripresa il Catanzaro ci prova subito con Curcio e il pallone sfiora il palo di destra. La partita si decide in pratica fra fra il nono e undicesimo minuto. Il gol di Butic è generato da un corner. L’attaccante con un gran sinistro la mette all’incrocio dei pali dove Fulignati non può arrivare. La rete è molto bella con un classico movimento da centravanti del croato, lasciato però indisturbato dai difensori giallorossi.
La rete subita è però una scossa per il Catanzaro che inizia a macinare gioco. Passano due minuti e un’incursione in slalom di Ghion servito da Situm, vede Tonetto deviare in rete il pallone e siglare il più classico degli autogol. Siamo all’undicesimo e da questo momento in poi si vedrà un’altra partita. Il Catanzaro adesso è il Catanzaro. Curcio potrebbe raddoppiare dopo una bella azione dei giallorossi ma la sua conclusione è murata da un difensore. L’entrata di Pontisso e Vandeputte che rilevano Verna e Brignola portano qualità e freschezza al Catanzaro. Una ripartenza al 20’, con palla conquistata sulla propria trequarti, è letale per i gardesani.
Sounas verticalizza per Iemmello che con una finta passa dietro Pilati e lo lascia sul posto. L’uscita disperata di Pizzignacco e vanificata dal delizioso tocco sotto a scavalcare il portiere del bomber catanzarese. Trenta reti per Iemmello in questa stagione: 28 in campionato, una in Supercoppa e una in coppa Italia all’Avellino. La Feralpisalò prova a reagire con una punizione alta di Siligardi, ma è il Catanzaro ormai a imperversare. Vandeputte da fuori chiama alla gran parata sotto l’incrocio l’estremo difensore avversario. L’arbitro annulla un gol a Biasci, che aveva rilevato Curcio, rimesso in gioco dal tocco da un difensore. Vandeputte sbaglia da pochi passi, poi Biasci, con un gran tiro, colpisce il palo a portiere ormai battuto.
Ultimo appuntamento della stagione a Reggio Emilia
C’è qualche ripartenza della Feralpi ma non creerà alcun grattacapo alla retroguardia catanzarese. Cianci rileva Iemmello a due minuti dal termine. Arriva l’ovazione del “Ceravolo” quando il bomber esce dal campo. Termina dopo tre minuti di recupero una bella partita giocata a viso aperto da due squadre che hanno onorato la competizione e il gioco del calcio fornendo un gustoso antipasto di ciò che sarà la serie B. Il pubblico appalude sportivamente anche gli avversari che a loro volta ricambiano.
La squadra festeggia per l’ultima volta nel suo stadio, su quel manto erboso che ha visto giocare il Catanzaro in tutte le categorie del calcio professionistico. Adesso via ai lavori per adeguare il “Ceravolo” alla B. Il Catanzaro vola in testa al mini-girone a tre e aspetterà due settimane per recarsi al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Lì si giocherà la Supercoppa il 13 maggio alle 18.30, insieme al suo popolo sparso in tutta Italia che raggiungerà in massa la città emiliana. Sabato prossimo al Turina ci sarà Feralpisalò – Reggiana, la seconda sfida di questa competizione.