La notte di San Valentino, gli Ultras e Giorgio Pellizzaro
Sono 8.458 gli spettatori che dedicano la serata all’amore per la propria squadra del cuore. Tra di loro, venti provengono dal lontano Veneto. Sotto i riflettori dello stadio Nicola Ceravolo, che si presenta con un ottimo colpo d’occhio, va in scena l’anticipo della Serie BKT tra Catanzaro e Cittadella, in una serata caratterizzata da una temperatura ideale per giocare a calcio.
A rendere ancora più affascinante l’atmosfera ci pensano gli Ultras. La coreografia allestita dalla curva è suggestiva, e nella notte catanzarese spiccano i colori giallorossi, con numerose sciarpe recanti la scritta “Ti Amo” che si fanno notare al momento dell’ingresso in campo delle squadre, dopo che il fumo provocato dai fuochi d’artificio si è dissipato. Lo striscione esposto sotto la curva racchiude tutta la passione che questo gruppo ha dimostrato nel corso degli anni: “Ho una sola vita e l’ho dedicata a te“.
Merita un plauso anche l’Us Catanzaro, che ha richiesto e ottenuto un minuto di raccoglimento per Giorgio Pellizzaro, scomparso in settimana. Un momento accolto con commozione dal pubblico presente, che ha intonato a gran voce il nome di quel grande portiere che per anni ha difeso la porta del Catanzaro. Anche la curva, popolata da giovani che non hanno mai avuto l’opportunità di vederlo giocare e da altri che invece hanno apprezzato le sue gesta, lo ha ricordato con il coro “Pellizzaro uno di noi” e uno striscione che recitava “Vola ancora in alto, giaguaro… eterno Giorgio Pellizzaro”.
E’ la partita che ti aspetti
Il Cittadella sin dall’inizio mette in mostra le caratteristiche che hanno permesso alla squadra di Dal Canto di risollevarsi dopo un avvio di campionato disastroso. L’obiettivo principale dei granata è impedire al Catanzaro di esprimere il proprio gioco, e per gran parte della prima frazione ci riescono. Infatti, i veneti esercitano un pressing costante su chiunque indossi la maglia giallorossa e abbia il pallone tra i piedi, raddoppiando e persino triplicando le marcature nella fase di non possesso. La fase di possesso, invece, è piuttosto semplice: la palla viene lanciata in avanti verso gli attaccanti, con la speranza che riescano a trovare la stoccata decisiva. Questa opportunità si presenta una sola volta nella ripresa, quando l’ex cosentino Pandolfi si trova il pallone sui piedi, ma Pigliacelli è pronto a parare la conclusione in rete.
La calma è la virtù dei forti e il Catanzaro lo è
La bravura della squadra di mister Caserta sta nella capacità di saper pazientare. Nonostante il pressing asfissiante subito sin dai primi istanti dell’azione, non è mai stata lanciata la palla nel vuoto, evitando di concedere agli avversari la possibilità di ripartire. La fase di fraseggio, sebbene spesso ostacolata, è stata condotta con sicurezza e personalità dai ragazzi giallorossi. Non riuscendo a penetrare la solida difesa dei granata, si è optato anche per conclusioni da lontano, cercando di mettere in difficoltà la retroguardia del Cittadella. L’obiettivo era chiaro: sfiancare gli avversari, nella consapevolezza che mantenere quel livello di intensità, con corsa e rincorse su ogni pallone per novanta minuti, sarebbe stato insostenibile.
L’affondo decisivo
Nella ripresa, il Catanzaro raccoglie i frutti di quanto aveva seminato nel primo tempo. Il fatto di non essersi mai scomposti e di aver mantenuto la lucidità si rivela determinante per ottenere una meritata vittoria, sebbene di misura. La vittoria sarebbe stata più ampia se il discutibile intervento del VAR non avesse annullato la doppietta di Iemmello a causa di una posizione di off-side di La Mantia, millimetrica e tracciata con i soliti criteri di un protocollo VAR che, partita dopo partita, diventa sempre più cervellotico. È davvero un peccato vedere annullata una rete così bella, una di quelle che di solito meritano la classica frase: “un gol che da solo vale il costo del biglietto”.
Con i cambi effettuati da Caserta, la partita inizia a prendere una piega favorevole. La stanchezza del Cittadella, che aveva corso su ogni pallone, comincia a farsi sentire. Gli ingressi di D’Alessandro, che sfiora subito la rete del vantaggio ma deve uscire per infortunio cedendo il posto a Situm, insieme a quelli di La Mantia, Pompetti e Coulibaly, portano freschezza alla squadra. Il Catanzaro, oltre a segnare, crea molte altre occasioni per raddoppiare, che come già detto, gli sarà negato dal VAR.
Quando il mediocre arbitro Crezzini segnala quattro minuti di recupero, c’è da soffrire, poiché verranno prolungati di ulteriori due minuti, inspiegabilmente, con il Cittadella che tenta di gettare palloni nell’area di rigore. Tuttavia, non accadrà nulla di rilevante; il triplice fischio sancirà la vittoria dei giallorossi e la festa della notte di San Valentino potrà finalmente avere inizio.
Buon weekend
L’anticipo ci regala tre punti preziosi che ci avvicinano notevolmente all’obiettivo fissato all’inizio della stagione. Mentre oggi e domani si giocheranno le altre partite, possiamo essere certi che i giallorossi, a prescindere dai risultati, rimarranno al quinto posto, in coabitazione con la Juve Stabia, che però ha una differenza reti inferiore. In ogni caso, la distanza dal quarto posto occupato dalla Cremonese resterà invariata. Godiamoci questo momento e trascorriamo un buon weekend da tifosi. Da martedì, inizieremo a pensare alla corazzata Spezia.
Redazione 24