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“Ammodernamento” stadio Nicola Ceravolo: lo stato dell’arte ad oggi

Cosa è stato fatto fino a qui, e cosa si dovrebbe ancora fare.
Riusciremo a vedere il Catanzaro in serie B al vecchio “Militare” dalla prima di campionato?
Il grido dei tifosi: “Aiuto, fate presto non mandateci in esilio!!”

I tiofsi si chiedono con ansia quale sia lo stato attuale dei lavori al Ceravolo. La domanda più frequente è connessa all’esordio delle Aquile in casa. Potremo vedere il Catanzaro all’esordio in B al Ceravolo?
Oppure dovremo emigrare in qualche altro stadio in attesa della terminazione dei lavori dell’impianto di Via Paglia?
Non vi neghiamo che l’attesa è comune a tutti noi.

Abbiamo raggiunto alcuni sostenitori presenti giornalmente al Ceravolo e fedeli testimoni ed osservatori dei “lavori in corso”. Per loro la passeggiata in Curva fa parte della giornata tipo anche in tempo di “riposo”, non smettono mai di pensare alle Aquile.
Mario, un fervente sostenitore giallorosso, alla domanda come sembrano andare i lavori ci risponde:
«Sembra che lavorino e che procedano bene, con i ritmi catanzaresi, niente di straordinario e di poco ordinario. Certo che se non raddoppiano i turni difficilmente vedremo l’esordio in B al Ceravolo. Questo non lo dico solo io ma anche i responsabili dei lavori che hanno sottolineato questa necessità. Si vedono lavorare gli operai fino alle canoniche 16.30, anche se il loro impegno è totale e costante sotto questo sole. Per esempio, hanno finito i gradini della Ovest lato distinti, hanno lavorato all’interno degli spogliatoi. Ma il lavoro da fare è ancora molto a partire dalla Tribuna stampa che ospiterà troupe giornalistiche e televisive di una certa importanza. Spero che tutto sia pronto in tempi brevi per evitare magre figure dopo 14 anni di assenza dal calcio che conta, e per regalare ai tifosi quello che meritano in casa loro. Lancio un appello a tutti affinché riescano in questa impresa: aiuto fate presto non mandateci in esilio».

Proviamo a fare una lista di cosa è stato fatto e di cosa si deve ancora fare sulla base delle testimonianze catturate ai diretti interessati coinvolti nei lavori.

Ad oggi la lista dei lavori effettuati è la seguente:
– Ripristino e cura del manto erboso
– Ripristino dei ‘gradoni’ nel lato “distinti” della Curva Massimo Capraro
– Stesura della protezione anti-infiltrazione acque nel settore distinti per proteggere gli ambienti degli spogliatoi
– Demolizione degli interni negli ambienti spogliatoi e sala TV/Conferenze stampe/palestre.
– Ripristino cura del Pino marittimo della CMC

I Lavori previsti ancora da svolgere sono:
– Adeguamento della tribuna stampa e prolungamento della stessa dal lato CMC
– Ripristino e ricostruzione spogliatoi con impianti idraulici ed elettrici a norma
– Completamento dei “gradoni” nella CMC e nella Curva Est
– Ripristino in servizio della Curva Est con adeguamento della Torretta per ospitare almeno 2000 tifosi ospiti
– Ripristino dei servizi igienici
– Ripristino dell’impianto acustico e di irrigazione (esterno) del campo di gioco
– Adeguamento delle reti di recinzione della CMC e Curva Est
– Si presume che verranno completate di poltroncine sia il settore distinti che le tribune laterali

Ci chiediamo se non sia il caso di predisporre azioni anche per i seguenti punti:
– Adeguamento telesorveglianza (lavori non confermati) da nessuno
– Adeguamento viabilità e servizio parcheggi. Ricordando il traffico delle partite di serie C con la susseguente paralisi della città, forse sarebbe il caso di prevedere dei rimedi (lavori non confermati da nessuno)

La lista delle opere da compiere è ancora lunga. L’impegno delle istituzioni e degli addetti ai lavori dovrebbe essere assicurato, perché tutti remano nella stessa direzione. La veridicità della data di consegna del tutto è l’unica cosa che sembra ancora in dubbio. Il Caravolo parzialmente ammodernato per questo anno e poi con la nuova veste il prossimo anno. Queste le due promesse fatteci in tempi non sospetti.

Solo il tempo potrà darci una risposta e verificare questi auspici.
Fiduciosi del buon senso di tutti gli addetti ai lavori, ci associamo all’appello dei tifosi affinché tutti si adoperino per consegnare in tempo il nostro amato “Ceravolo”

Una ipotesi da non escludere per cogliere “due piccioni con una fava” ed allungare sensibilmente i tempi a disposizione per la consegna lavori, potrebbe essere quella di richiedere alla Lega di non giocare la Coppa Italia al Ceravolo.
Il Catanzaro, potrebbe far valere l’ipotesi del “ritiro lungo fuori sede” (a Nocera Umbra), e chiedere di giocare in un girone che escluda il “criterio territoriale”. Lo scopo è quello di ottenere l’ammissione in un gruppo di Coppa del centro Italia, per giocare le partite in casa in una sede vicina all’attuale ritiro evitando lunghi spostamenti alle Aquile.

Davide Pane

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Davide Pane

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