“L’ipotesi di trasferimento da Catanzaro a Lamezia Terme degli uffici del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria sarebbe, se confermata, un grave colpo inferto al Capoluogo calabrese”. È con queste parole che il presidente del Consiglio comunale Ivan Cardamone ha portato a conoscenza della questione il sindaco, Sergio Abramo, durante una discussione avuta a Palazzo De Nobili. Abramo e Cardamone hanno, pertanto, espresso profonda preoccupazione per una notizia che, se confermata per vie ufficiali, “sarebbe anche un rilevante sgarbo istituzionale nei confronti dell’Amministrazione comunale di Catanzaro, che non è stata informata, e dell’intera Città capoluogo. Palazzo De Nobili, infatti, non ha mai avuto la possibilità di discuterne con i vertici dell’Amministrazione penitenziaria, né di illustrare possibili soluzioni alternative, sempre a Catanzaro, al trasferimento degli uffici in questione”. Per conoscere più approfonditamente la situazione, sarà richiesto, a breve, un incontro ufficiale al Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, dott. Salvatore Acerra, nonché al ministro della Giustizia Andrea Orlando. “Se dovessero trovare conferma le notizie che abbiamo appreso – hanno commentato Abramo e Cardamone – protesteremo e ci opporremo con forza, in tutte le sedi opportune, contro quella che sarebbe un’ulteriore, gravissima e ingiustificata spoliazione del Capoluogo di regione e delle sue prerogative direzionali anche nel settore dell’amministrazione giudiziaria”. La problematica è stata già discussa nella conferenza dei capigruppo tenutasi nella tarda mattinata di oggi ed è stata inserita all’ordine del giorno dei lavori del prossimo Consiglio comunale.
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