Intimidazioni ai candidati, segno di un abissale divario etico fra gli ambienti politici cittadini.
Il caso politico scoppiato in questi giorni in seguito alle giuste accuse mosse dall’on. Mario Tassone circa il pesante condizionamento sulle candidature ha evidenziato, ancora una volta, l’abissale divario etico esistente tra alcuni ambienti politici della nostra città. Infatti, laddove il vice-segretario nazionale dell’UDC ha avuto il merito di denunciare pubblicamente il clima barbaro di intimidazioni che ha caratterizzato le settimane precedenti l’ufficializzazione dei candidati alle imminenti elezioni comunali di Catanzaro, altri non hanno saputo far di meglio che criticare le preoccupazioni di Tassone, con ciò posizionandosi di fatto dalla parte di chi tali minacce le esercita.
Si tratta di un ulteriore dato angosciante che questa campagna elettorale ci consegna quasi a naturale prosecuzione di un periodo politico solo apparentemente incomprensibile, ed il cui simbolo è rappresentato dalle “strane” dimissioni di Michele Traversa per le quali – ancora oggi – l’opinione pubblica aspetta un chiarimento. Chiarimento che può essere fornito solo da chi ha indotto quelle inaspettate dimissioni sulle quali oggi, troppo allegramente, si finge di non sapere. Allo stesso modo in cui si finge di non sapere delle minacce e delle intimidazioni fatte nelle scorse settimane ai candidati dell’UDC e della coalizione che sostiene il progetto dell’area di Centro. Ed allo stesso modo in cui si finge di non sapere che migliaia di lavoratori dipendenti del settore privato vengono da sempre “obbligati” a votare per determinati candidati.
E così quando qualcuno evidenzia simili degradi e degenerazioni, ecco che proprio i manovratori di questo malcostume politicamente e civilmente censurabile sembrano cadere dalle nuvole, quasi come se loro non vivessero nella nostra stessa città e fossero estranei a tutto ed a tutti, mentre invece agiscono indisturbati con i loro volgari mezzucci tipici del più basso machiavellismo con il quale perfezionano da anni la propria tela di ragno. E attraverso questa, restando nell’arena pubblica, si esibiscono senza pudore e senza produrre alcunché di utile per Catanzaro e per i catanzaresi.
Ecco allora che – di fronte allo scenario proposto da politicanti arrivisti e senza scrupoli – la messa in sicurezza morale della nostra città diventa una priorità politica urgente senza la quale non può essere programmato un futuro credibile per il capoluogo di regione. Il progetto dell’area di Centro ha questa nobile ambizione. E’ forse per tale motivo che, presso qualche ambiente politico cittadino, si registrano mal di pancia, urla, nervosismi, invettive e volgari mugugni?
Fabio Lagonia
UDC Catanzaro
Giuseppe Pisano (Sel) scrutatori a sorteggio
Da una parte il centrosinistra che chiede l’adozione, per la scelta degli scrutatori, del sistema democratico del sorteggio, dall’altra il centrodestra che pretende di nominare ad personam gli scrutatori. I due diversi criteri per la scelta degli scrutatori riflettono due diverse impostazioni di fare politica e di governare. Il centrosinistra attento a garantire le stesse opportunità a tutti, il centro destra proiettato a premiare solo i suoi sostenitori. Ecco perché la “partita” degli scrutatori che il centrosinistra ha già vinto in parte (meta’ degli scrutatori dovrebbe essere sorteggiata) deve essere portata avanti e vinta integralmente. Tutti gli scrutatori devono essere scelti attingendo dall’apposito albo per sorteggio senza potere di nomina per nessuno e nemmeno in parte che porterebbe a preferire i soliti nomi di persone scelte solo per attiguità politica. E’ per questo che chiedo al Prefetto di Catanzaro e al commissario prefettizio, anche alla luce dello straordinario momento in cui si trova il Comune di Catanzaro, di sostenere, per l’autorevolezza dei ruoli che ricoprono, questa battaglia di legalità e di democrazia, affinché tutti gli scrutatori siano nominati per sorteggio e senza preferenze di alcun tipo, introducendo, nella delicata materia, un criterio di imparzialità e giustizia”.
Incontro dei candidati Udc
I candidati dell’Udc al consiglio comunale si sono incontrati ieri nella sede del partito per valutare la situazione politica in relazione alla campagna elettorale e per rimarcare il significato di un impegno che deve vedere tutti coinvolti a sostegno del progetto politico dell’Udc e della coalizione di centro.
All’incontro, coordinato dal segretario cittadino Gianluca Tassone, erano presenti il vice segretario nazionale on. Mario Tassone, il consigliere nazionale Francesco Pilieci, i dirigenti regionali Vito Bordino e Giuseppe Calabretta e il presidente regionale del partito Domenico Manti.
Nel corso della riunione si è detto che bisogna operare affinché il dato politico – che travalica i confini delle elezioni comunali – venga ad essere sempre più affermato per assicurare alla campagna elettorale un suo svolgimento costruttivo evitando dispersioni come quelle che si realizzano attraverso valutazioni personalistiche che poco hanno a che fare con le attese e i bisogni veri della gente di Catanzaro. E’ dunque auspicabile che si svolga una campagna elettorale corretta in cui il confronto politico sia il filo conduttore per un rapporto sempre più forte, intenso e leale con gli elettori.
“La presenza dell’Udc e dell’Area di centro – si legge nella nota – ha scompaginato le certezze e i piani che, alcuni settori, con sicumera, avevano messo in atto usando mezzi certamente non ortodossi per bloccare la nascita e la presenza in questa competizione elettorale di un candidato sindaco e delle liste che si richiamano ad esperienze di centro.
C’è inoltre da sottolineare un altro passaggio fondamentale: le passate elezioni sono state contrassegnate da vicende poco chiare per quanto riguarda la gestione dei seggi appannaggio, per anni, degli stessi presidenti e scrutatori. E’ auspicabile che per le prossime consultazioni si proceda al sorteggio di tutti gli scrutatori come l’Udc ha richiesto ufficialmente al commissario prefettizio Giuseppina Di Rosa.
Abbiamo notato molta inquietudine, inoltre, per alcune notizie uscite sulla stampa dopo la convention di presentazione della lista del Pdl. In quell’occasione l’on. Tallini ha chiesto all’on. Traversa di chiarire il motivo delle sue dimissioni. Ma siccome Traversa ha già spiegato più volte quali sono stati i motivi della sua decisione non si capisce il perché di questa richiesta. Evidentemente Tallini ha una sua verità e sarebbe bene che la dicesse anche per rispetto nei confronti dell’elettorato e per evitare provocazioni nei confronti dello stesso sindaco dimissionario.
Ciò detto “prendiamo atto – conclude il comunicato – con soddisfazione che la campagna elettorale sta incassando l’apprezzamento dei catanzaresi e che il nostro candidato Pino Celi sta riscuotendo apprezzamenti diffusi per il modo chiaro e senza supponenza con cui si presenta ed espone il programma elettorale.
Per i prossimi giorni è stato stilato un programma che vede i nostri candidati coinvolti in iniziative sul territorio per raccogliere dalla viva voce dei cittadini suggerimenti, istanze e rivendicazioni”.