«Con l’arrivo della bella stagione, è abitudine, nelle città balneari, recarsi in riva al mare per lunghe e salutari passeggiate, o, per i più coraggiosi, prendere la tintarella con il primo sole primaverile. Peccato che tutto ciò nella nostra città non sia possibile». E’ quanto si legge in una nota dell’associazione ambientalista “Fare Verde” che solleva il problema delle condizioni in cui versa la spiaggia di Catanzaro Lido.
«Ad oggi, infatti, la spiaggia del capoluogo è invasa da rifiuti di ogni genere con grave pregiudizio per la salute e l’igiene pubblica – si legge ancora nella nota diffusa -. E, come se tutto ciò non bastasse, l’arenile della Marina Catanzarese si assottiglia sempre più causa il perdurare dell’inesorabile fenomeno dell’erosione che ha oramai ridotto l’arenile del capoluogo a poche decine di metri».
«Si aggiunga, inoltre, che l’intera spiaggia è cosparsa da enormi massi e materiale ferroso che, misteriosamente, spunta un po’ dappertutto (tutto residuo di vecchi stabilimenti balneari) per ritenere che la stagione estiva, per il Capoluogo non si annuncia sotto i migliori auspici – afferma ancora l’associazione ambientalista nella sua nota -. Nondimeno, per rendersi conto della gravità della situazione, basta recarsi presso le scalette prospicienti “Murano”, dove enormi blocchi di cemento ne impediscono l’accesso all’arenile ovvero basta recarsi all’inizio del lungomare per accertarsi dei gravi danni causati all’intera spiaggia dall’esondazione del “Corace” con relativo enorme cumulo di rifiuti dallo stesso depositato sull’arenile».
«Nel denunciare all’opinione pubblica la situazione di degrado dell’arenile del quartiere marinaro del capoluogo di regione», Fare Verde invita l’amministrazione comunale cittadina a «porre in essere, immediatamente, misure idonee a riqualificare e ripulire la spiaggia di Catanzaro. Non è più tollerabile – ribattono da Fare Verde – che nel mese di aprile, alla vigilia della stagione turistica, la nostra spiaggia, vera vetrina ed immagine del capoluogo, si presenti in condizioni di così grave degrado. In una città dove si vuole fare turismo, seriamente, ci si attrezza alla stagione estiva lavorando e programmando durante l’inverno per poi guadagnare l’estate. Ma nella nostra città – conclude l’associazione ambientalista “Fare Verde” -, si sa, la politica va in vacanza verso altri Lidià e di Marina ci si ricorda solo in campagna elettorale, quando i voti hanno lo stesso peso di altri quartieri cittadini dove l’attenzione generale è storicamente più presente».
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