La nota di Sergio Costanzo
C’è una cosa che ci sfugge. Come mai alla nostra nota, che aveva un destinatario ben definito abbiano risposto degli altri? Anche in virtù del fatto che il sottoscritto, in oltre dieci anni di consiglio comunale, non una volta ha sentito la voce dei sindacati dell’Ambiente e Servizi alzarsi a favore dei lavori. Ma tant’è. Visto che i signori hanno voluto fare un intervento a gamba tesa, come si dice nel calcio, noi non ci tireremo indietro rispetto ad alcune precisazioni che ci sembrano doverose e dovuta per correttezza. Innanzitutto il mio intervento è stato sollecitato proprio dai lavoratori preoccupati, tra cui uno dei firmatari della nota di risposta di cui non farò il nome per non strumentalizzare il bisogno che mi rendo conto essere reale e che per altro condivido (vorrei solo ricordare che più volte è stata chiesta la mia intercessione con i livelli regionali affinchè si velocizzassero le pratiche di sblocco dei fondi destinati alla compartecipata del Comune)… E’ evidente che se dei lavoratori, preoccupati giustamente per il loro futuro, si rivolgono alla politica forse è perché nei loro rappresentanti non hanno trovato i giusti interlocutori. Sempre per rispondere puntualmente alla nota delle Rsa, ci tengo a ricordare, a chi soffre di memoria corta, che proprio durante uno dei primi consigli comunali presieduti dall’onorevole Traversa, il sottoscritto ha sollevato il problema di quale futuro dovessero aspettarsi i lavoratori della Catanzaro Servizi dopo che il pasticcio Parco Romani – ente fiera era venuto fuori, alla luce di ciò che poi si è palesato a tutti. Sempre il sottoscritto ha pubblicamente denunciato l’operato del presidente Beppe Grillo che ha condotto un’operazione quanto meno discutibile sul piano dell’affidabilità. Inoltre, non può sfuggire all’occhio attento di chi i lavoratori dovrebbero difenderli, che tra meno di un anno i rubinetti dei contributi regionali alla Catanzaro servizi si stringeranno e nelle casse non arriverà più liquidità. Cosa dobbiamo aspettare che la situazioni diventi insostenibile come sta accadendo per l’Ambiente e servizi? E tutto questo con il consenso di sindacati talmente poco lungimiranti da riuscire a guardare solo all’oggi senza preoccuparsi del domani? E veniamo al capitolo di quelli che, sempre gli edotti rappresentanti dei lavoratori, chiamano mancati contributi alla società da parte del Comune. Le corresponsioni per servizi, cifre a sei zeri per intendersi, pari a milioni di euro, come le chiamano i signori sindacalisti? Non vogliono chiamarli contributi. La rosa sarebbe sempre una rosa anche se avesse un altro nome, diceva Shakespeare. Ci dicessero loro cosa sono e soprattutto a questo punto ne dettagliassero in maniera compiuta l’utilizzo che ne è stato fatto. Questione impianti sportivi. Perché, se come dicono loro, la gestione è diventata “indipendente”, il Comune continua a versare una somma destinata alla piscina. E’ vero la politica può fare ben poco in alcuni casi. Tutti quelli, dico alle Rsa, in cui proprio i rappresentanti dei lavoratori alzano un muro di omertà per difendere i loro privilegi a danno di poveri ed onesti dipendenti che in questo caso resteranno schiacciati dal peso di una questione, quella di Parco Romani, in cui non hanno nessuna responsabilità diretta ma di cui purtroppo pagheranno il prezzo più alto. Rilanciamo il nostro appello ad esclusiva difesa della gente onesta e che non deve dire per forza Signorsì. Il prefetto di Rosa, che ha le competenze, la professionalità e il potere di farlo, intervenga subito per sanare il sanabile commissariando l’azienda affidandola a una persona super partes per l’ordinaria gestione.
La nota delle R.S.A.
“In merito alle ultime notizie apparse sulla stampa, in relazione alle gravi condizioni in cui verserebbe la Catanzaro Servizi S.p.A. ed il connesso destino dei suoi lavoratori, le R.S.A. esprimono la propria preoccupazione circa il paventato rischio che 150 lavoratori rimangano senza stipendio e altresì sorpresa, alla luce dei fatti oggettivi che vedono la partecipata guidata dall’Amministratore Grillo chiudere da 3 anni a questa parte in pareggio di bilancio e che da ben sei anni non percepisce alcun tipo di contributo dal Comune, come constatato da tutte le Amministrazioni che si sono susseguite”. Lo affermano Antonio Simmaco (CGIL), Nicola Mellace (CISL), Mario DellaPorta e Teodoro Battaglia (UIL) e Rosa Elia (UGL). “Se le preoccupazioni del Consigliere Costanzo sono fondate – prosegue la nota -, allora che porti fino in fondo le problematiche sollevate anche perchè durante i 7 mesi della giunta Traversa nulla è stato eccepito mentre ora ed in maniera drammatica ed allarmistica, nell’assenza della gestione politica dell’Amministrazione, si ipotizzano scenari nefasti per i lavoratori. Non ci si può che meravigliare della gravità di alcuni rilievi, difatti non è a nostra conoscenza nulla di illegale circa le assunzioni o i concorsi effettuati, stante anche la nostra richiesta effettuata al Sindaco Traversa di verifica degli stessi, ed ancor meno si comprende il rilievo sulla gestione dell’impianto sportivo, proprio ora e per la prima volta che la struttura è stata affidata a mezzo di manifestazione ad evidenza pubblica. Come R.S.A. riteniamo che la disputa politica e partitica non debba entrare nella società”.