Ammontano a 14 milioni di euro, secondo una prima stima, i danni dell’alluvione che ha colpito Rossano e Corigliano. È quanto è emerso nella riunione nella Prefettura di Cosenza alla quale hanno partecipato sindaci, rappresentanti della Regione, tecnici, e il geologo Carlo Tansi, consulente della Procura di Castrovillari.
Il prefetto Gianfranco Tomao ha affermato che «una ricognizione è stata fatta. Oggi riuniamo tutti i dati in un dossier che consegneremo in settimana alla Regione e al Consiglio dei ministri”.
Alla stima dei danni si è giunti attraverso apposite schede tecniche realizzate dai Comuni interessati dall’alluvione. In particolare 4 milioni di euro sono i danni per Rossano e 10 milioni per Corigliano Calabro. Le schede tecniche sono state consegnate oggi nel corso della riunione. «Passata la fase dell’emergenza – ha aggiunto il prefetto – siamo in questa seconda fase altrettanto impegnativa perché dobbiamo consegnare tutta la documentazione necessaria a supporto della dichiarazione dello stato di emergenza che verrà consegnato il prossimo 27 agosto al governo».
Il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, ha affermato che «abbiamo una stima approssimativa che ammonta a 4 milioni di euro. Intanto abbiamo bisogno di interventi urgenti e oggi siamo qui anche per capire come dobbiamo muoverci per aiutare nell’immediato le famiglie che hanno perso tutto.
Inoltre, chiederò l’aiuto delle forze dell’ordine per coadiuvarmi nel mettere in atto le ordinanze per il ripristino dello stato dei luoghi, perché molti privati hanno modificato i corsi d’acqua. Sulle cause del disastro sta indagando la magistratura, ma di certo gli argini hanno ceduto. Argini vecchissimi che sono privi di manutenzione da anni e la cui competenza è degli organi sovracomunali.
Oggi Rossano sta cercando di andare avanti e non ho annullato nessuna manifestazione perché voglio che la mia città continui a vivere». Il sindaco di Corigliano Calabro, Giuseppe Geraci, ha evidenziato che «seppur sottostimata a seguito della ricognizione fatta con i tecnici, abbiamo quantificato i danni in 10 milioni di euro. Una cifra per difetto perché non abbiamo avuto il tempo di approfondire».