Evento insolito davanti al piazzale dello stadio “Nicola Ceravolo”. Manca mezz’ora all’inizio della sfida fra Catanzaro e Sorrento ed è poca la gente che si appresta ad entrare nel tempio. Stamattina la città si è svegliata in clima natalizio, mancava solo la neve e l’atmosfera sarebbe stata perfetta. Il freddo pungente, aggiunto alle norme sugli accessi agli stadi e alla pay tv, ha spinto parecchia gente a rimanere a casa. Alla fine, malgrado tutto, e aggiungendo i problemi di parcheggio e lo stadio monco di un settore, oltre tremila presenze, compresi abbonati, per la categoria se non è un record poco ci manca.
Sugli spalti quando inizia la partita c’è un tiepido sole, la gente imbacuccata utilizza quello che può per ripararsi dal freddo. Il Presidente Cosentino pretenderebbe di più in tema di presenze. Non ha tutti i torti giacché con le sue sole forze manda avanti una società, ma la speranza è che prima o poi qualcuno che sta in alto capisca che la gente allo stadio deve essere invogliata ad andarci come avveniva una volta, altrimenti lo sport più bello del mondo diventerà uno sport normale e sempre più per pochi intimi.
Il Catanzaro si presenta alla sfida con la formazione che avevamo previsto durante la settimana. Il modulo che propone Cozza è il 3-5-2, lo stesso del suo collega Bucaro. L’erba del “Ceravolo” è più alta del solito per evitare le pozzanghere sul terreno, ma già dal riscaldamento, ad occhio nudo, si vede che il campo è pesantissimo e che per il bel gioco ci saranno altre occasioni. Il Catanzaro nei primi minuti tenta di giocare, ma subito si capisce che ci saranno difficoltà. La prima azione è dei giallorossi, con Russotto che dalla sinistra converge e calcia verso la porta avversaria. Il tecnico avversario per sfortuna dei giallorossi non impiega molto a capire che i pericoli per la sua retroguardia potrebbero arrivare dalla sinistra. Ordina ai suoi uomini di presidiare quella fascia e Russotto ha un muro di difensori in maglia bianca da superare. Le difficoltà aumentano perché Benedetti non è il solito e Squillace sulla sua corsia trova molto traffico.
A destra ci sarebbe più spazio. Fiore si muove benino ed Ulloa, che potrebbe essere l’uomo in più perché gode di maggiore libertà, non ha caratteristiche offensive come dote migliore. Quando riusciamo ad arrivare sul fondo, Fioretti è troppo solo in area perché nessuno riesce ad arrivare a rimorchio e la conseguenza è che i due centrali campani fanno un figurone. Ben presto si capisce che non sarà una giornata facile. Il Catanzaro deve fare la partita ma non ci riesce. Quadri soffre maledettamente il campo pesante e il centrocampo è terra di dominio per i rossoneri. Il Sorrento per fortuna non ha dei cecchini infallibili, sfiora il goal nel primo tempo con un tiro sbilenco di Arcuri e per tutta la partita, pur rendendosi pericoloso, non riesce a scagliare un solo tiro nello specchio della porta. Nel primo tempo oltre alla scialba prestazione dei giallorossi c’è da segnalare l’esordio di Conti, entrato al posto di Borghetti che s’infortuna immolandosi su un tiro di Corsetti.
La ripresa inizia con lo stesso leit motiv del primo tempo: il Sorrento domina nel mezzo e arriva sempre primo sui palloni vaganti, il Catanzaro è in difficoltà. A questo punto è bravo Cozza perché bisogna cambiare qualcosa. Serve qualcuno in avanti ad affiancare i troppo isolati e poco aiutati Russotto e Fioretti. Il cambio Masini per Fiore porta subito i suoi frutti. Con Russotto spostato a destra e con due punti di riferimento in avanti la squadra pur non brillando si sveglia. Anche a sinistra Squillace adesso ha più spazio perché i due centrali del Sorrento sono impegnati da due attaccanti puri. Generoso Rossi, malgrado la sua scarsa forma fisica ci mette tutta l’esperienza e salva i campani dalla capitolazione su tiro da due passi di Masini e su un calcio piazzato di Russotto. Anche in questi frangenti non è però un bel Catanzaro e l’imprecisione degli avanti sorrentini aiuta i giallorossi che a centrocampo soffrono sempre.
Quando sta per scoccare il 90° finalmente la dea bendata, che in questo torneo non ha per niente aiutato i ragazzi di Cozza, ci dà una mano. Il difensore Nocentini che si era dimostrato implacabile sbaglia il tempo di un intervento su un lungo lancio di Quadri. Fioretti è un killer dell’area di rigore e di sinistro fulmina Rossi sul suo palo. Il “Ceravolo” esplode di gioia. Tre punti importantissimi senza giocare bene sono davvero un bellissimo segnale per il prosieguo del torneo. Infine, da segnalare un’altra attenuante nella prestazione opaca della squadra. Non dimentichiamo che il Catanzaro sta disputando vere e proprie battaglie. Da Perugia in poi si è sempre giocato su campi al limite della praticabilità e alla fine gli sforzi si pagano.
Due parole anche sui singoli. Orchi è stato il migliore in campo e ha guidato la difesa con autorità. Non è cosa da poco se consideriamo che ai suoi lati aveva Sirignano, che ha dovuto riadattarsi a giocare in un ruolo da tempo non suo, e Conti che oltre ad essere all’esordio è ancora lontano da una condizione fisica accettabile. Per il resto, tutta la squadra, pur non brillando nel pantano, ha dato segnali di attaccamento non tirandosi mai indietro nei momenti di difficoltà. Sono segnali positivi anche in vista della trasferta di Avellino. Il “Partenio”, come il “Curi”, nei tempi passati non è mai stato uno stadio amico in tema di risultati per i giallorossi.
Oggi sono stati conquistati tre punti importantissimi in chiave salvezza. Il Sorrento, arresosi solo al 90°, non è dispiaciuto. Ma in questo caso non parliamo di valori tecnici. Un 6-0 di in Coppa Italia Tim rifilato a un manipolo di ragazzini alcuni anni addietro, almeno noi di UsCatanzaro.net non l’avevamo dimenticato. Non abbiamo fatto la goleada ma di certo il goal di Fioretti al 90° vale molto più di quei sei gol.
Ora tutti al “Partenio”. E come sempre, Forza Giallo Rossi.
Salvatore Ferragina
Le immagini dal canale youtube del Catanzaro