La Calabria, entro breve tempo, resterà senza ricettari rosa per l’acquisto dei farmaci, anche quelli salvavita di fascia A. È la denuncia di Fedefarma Catanzaro che, insieme alle associazione Cittadinanzattiva ed all’Ordine dei farmacisti locali, ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa “come l’emergenza sia imminente e riguardi milioni di ricette”. In Calabria, infatti, si evade, mediamente in un mese, una ricetta per ciascun abitante.
“Il 28 gennaio – ha spiegato Vincenzo De Filippo, presidente di Federfarma Catanzaro – abbiamo scritto a tutti gli attori responsabili di questa faccenda, Regione, commissario per la Sanità e Asp provinciali, perché si prendessero provvedimenti. Il rischio è che i cittadini della regione più povera d’Italia non possano acquistare, perché senza soldi, farmaci indispensabili per la sopravvivenza”. Federfarma ha anche scritto al Prefetto di Catanzaro, Luisa Latella. “Il motivo – ha aggiunto De Filippo – è semplice.
Questa situazione rischia di diventare un problema do ordine pubblico”. I ricettari mancano anche in provincia di Reggio Calabria e a Vibo Valentia. “Qui – ha sottolineato De Filippo – hanno ovviato in emergenza con una ricetta bianca.
Ed è questo che chiediamo all’Asp di Catanzaro, un provvisorio accordo per poter soddisfare e andare incontro al diritto del cittadino”. La Calabria avrebbe risolto il problema “se solo – ha detto Vitaliano Corapi, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Catanzaro – avesse già recepito la ricetta elettronica che noi riusciamo ad evadere per cittadini delle altre regioni che si trovano in Calabria, ma non è ancora possibile per i calabresi e siamo, insieme alla provincia di Bolzano, gli unici a non esserci ancora adeguati.
Il Commissario non ha mai risposto sull’argomento. Nessuno, a parte il direttore generale dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Perri, ha risposto, nemmeno il prefetto e quindi? Chi governa, anche se non eletto come il commissario deve rispondere alle esigenze dei cittadini, altrimenti non ha senso”. “Ci avevano garantito che tutto si sarebbe risolto con il nuovo anno – ha detto Giuseppe Corrado di Cittadinanzattiva – e invece eccoci qui. Il fatto è che ci considerano come una regione dove prendere quello che c’è e lasciarla nel sottosviluppo. I cittadini devono essere tutelati. Qualcuno deve rispondere per la responsabilità. La politica rimuova i soggetti responsabili e faccia un accordo partecipato con chi conosce le problematiche”. La situazione di emergenza potrebbe durare fino ad aprile e “nelle zone rurali, più interne della provincia e della regione – ha detto Maria Cristina Murone, presidente delle farmacie rurali – il problema potrebbe essere ancora più grave. Il fatto è che la programmazione è stata fatta ma non è stata ancora recepita e fra qualche giorno i medici di base si troveranno senza ricettari.
Per questo chiediamo un’intesa con la Regione e le Asp che autorizzi la ricetta bianca per i farmaci di fascia A”.