CATANZARO  Un tipico mercoledì, ieri, per i giallorossi. Due sedute d’allenamento, divise dal consueto pranzo all’Orso cattivo, ristorante alle porte della città . Mattina dedicata alla parte atletica, pomeriggio alla tattica. Il tutto baciato da un tiepido sole, che contribuisce a infiammare un’atmosfera già calda di suo.
La sfida del “Tupparello” tiene in ansia tutto l’ambiente. Mancano quattro giorni, ma c’è chi conta le ore. La tifoseria si prepara ad invadere Acireale, per non far mancare il supporto necessario ad una gara dai precedenti amarognoli. La squadra prova uno schema dietro l’altro, scatta e sbuffa su e giù per il Ceravolo, per presentarsi col “vestito” migliore in casa dell’altra terribile matricola del girone.
ALFIERI C’E’. «Sto bene, davvero, e non sento più dolore. Ho ripreso normalmente ad allenarmi con gli altri, e posso garantire la mia presenza ad Acireale». A sentire Mario Alfieri, domenica la maglia numero 10 sarà senza dubbio sulle sue spalle. Fuga ogni ombra, asserendo che quella botta rimediata con il Taranto nei primi minuti di gioco è ormai un ricordo.
Il centrocampista non vuole restare a casa. Lo capisci dal tono, più che dalle confortanti parole snocciolate sulle sue condizioni fisiche. E’ una gara troppo importante, quasi un banco di prova secondo Alfieri. «Sì, è una partita molto importante per noi, da giocare contro una squadra forte, che sta facendo bene. Una buonissima squadra, secondo me, che ha nel centrocampo il reparto più quadrato. Un gruppo molto affiatato  spiega  che gioca insieme da due anni e che adesso sta vivendo un momento esaltante».
C’è bisogno di molta attenzione, aggiunge poi, perché questa è una partita un po’ diversa da quelle già disputate, pur non chiedendo un diverso Catanzaro, un atteggiamento tattico particolare. «Noi andiamo lì per vincere, e li aggrediremo subito cercando di dare fastidio, come facciamo contro ogni avversario», insiste.
E questo per provare a centrare un risultato positivo che, questa volta, potrebbe significare qualcosa in più rispetto ai punti conquistati nelle tredici giornate passate in archivio. Un salto di qualità , viene da chiedere? Qualcosa di simile, Mario Alfieri non si sbilancia. «Per noi è una bella prova, servirà a misurare la nostra forza. Siamo consapevoli che un buon risultato ad Acireale ci farà stare più tranquilli, e noi vogliamo provarci fino in fondo».
IN MASSA. Quindici pullman sono già pieni. Andrea, abituale organizzatore d’ogni viaggio targato Uc, ha già le liste in mano. Gli 800 biglietti a disposizione, però, bastano appena. Le richieste crescono col passare delle ore, dai vicoli dei Tre colli alla provincia, e molti promettono di raggiungere la Sicilia anche senza il tagliando d’ingresso in tasca.
Per risolvere il problema, martedì sera è stata necessaria una riunione in società . Ai rappresentanti dei vari quartieri è stato chiesto di fare una sorta di selezione, tra i tanti pronti a partire, ma sembra improbabile che qualcuno decida di rinunciare. Ecco perché il vice presidente, Massimo Poggi, ha provveduto a chiedere altri 700 biglietti ai granata. Quelli che servono per accontentare tutti, o quasi.
IL FISCHIETTO. Luca Banti, da Livorno. E’ lui che dirigerà il match d’alta quota fra la formazione dell’ex Gianni Delle Vedove ed il Catanzaro di Piero Braglia. In C1, l’arbitro toscano ha diretto già 40 incontri, altri 32 in C2.
Banti ritrova i giallorossi per la terza volta, dopo la vittoria interna per una rete a zero con il Frosinone del 2 marzo scorso, ed il pareggio conquistato proprio al Tupparello, il 18 febbraio del 2001, finito con un gol a testa.
Ad assistere Banti saranno Cassese e Sasso, entrambi della sezione di Nola.
Ivan Montesano