«Ho detto a Catanzaro una cosa che ripeto qui a Benevento: noi intendiamo confermare la Scuola di Magistratura di Benevento. Questo l’ho detto a Catanzaro citando anche a Catanzaro Benevento. Lo dico perché fin dal primo giorno ho affermato ciò. Se sarà possibile farlo allo stato dell’arte e delle carte lo faremo allo stato dell’arte e delle carte. Viceversa, lo faremo per legge». Queste le parole del ministro della Giustizia Angelino Alfano, in visita ieri a Benevento, in una manifestazione elettorale a sostegno del candidato sindaco del PdL Tibaldi. Una dichiarazione salutata con ironica soddisfazione anche dall’ex presidente del Consiglio Regionale della Campania Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, guardasigilli all’epoca della decisione di spostare l’istituzione nel capoluogo sannita: «Il ministro Alfano è un po’ smemorato. La decisione fu di Mastella che si attirò le critiche dell’elettorato calabrese». Uno spostamento che suscitò forti polemiche (si parlò di “scippo” per la città di Catanzaro) e che continua ad infiammare il dibattito politico anche oggi.
Le stesse dichiarazioni, ma a ruoli invertiti tra le due città, un paio di giorni prima, durante la manifestazione a sostegno del candidato del PdL a Catanzaro Michele Traversa. Quel giorno Alfano disse testualmente: «Come potete immaginare che a questa città venga sottratta la scuola di magistratura? Se sarà possibile farla allo stato delle carte la faremo allo stato della carte e se sarà necessario un intervento legislativo che, definitivamente, chiarisca il tutto, lo faremo». Una patata bollente di difficile soluzione che costringe evidentemente il ministro ad una serie di acrobazie verbali, specie in campagna elettorale. Tutto ciò nonostante una sentenza del TAR del 2009 abbia stabilito che la scuola debba restare nella sede di Catanzaro.
E dal comitato di Salvatore Scalzo, candidato sindaco del centrosinistra, partono subito bordate pesanti all’indirizzo del suo rivale Michele Traversa: «L’ennesima bufala del candidato del centrodestra che dimostra sempre più di essere avvezzo alle promesse elettorali che non possono essere mantenute». Le parole di Alfano – secondo Scalzo – chiariscono anche «il ruolo di Traversa nella maggioranza di Governo: importanza pari allo zero».
Red