BERGAMO- Comincia con un positivo pareggio lâera Cagni in casa giallorossa. Il Catanzaro, infatti, andava a far visita alla seconda della classe, lâAlbinoleffe, la vera sorpresa di questâinizio stagione. Gli orobici avevano i favori dei pronostici, ma alla fine si devono accontentare solo di un pari, anche se, esclusi i primi minuti di gioco e qualche azione offensiva che ha messo in apprensione la difesa giallorossa, il Catanzaro ha dominato per gran parte del match. Solo la sfortuna e un paio dâinterventi decisivi di Acerbis hanno impedito al Catanzaro di portare a casa anche qualcosa in più di un punto.
La partita. Come largamente preannunciato Cagni lascia in panchina Corona e schiera in avanti (come recita il suo 4-3-3) Cammarata punta centrale con Vicari e Carbone esterni mobili. Inoltre lâex tecnico del Piacenza deve fare a meno dellâ infortunato Caterino e di Leon, che ha risposto alla convocazione della sua nazionale.
Inizio subito in salita per le Aquile che al 6â devono già capitolare: Testini riceve palla sulla sinistra e lascia partire un cross sul quale câè unâincomprensione tra Bonomi e Dal Canto, con Possanzini che svetta indisturbato e batte Manitta. Câè subito la risposta del Catanzaro, con Carbone che, dopo aver fatto fuori due avversari conclude di poco a lato. Al 22â Diamanti da fuori e Manitta è sicuro. Al 23â insidioso cross dalla sinistra di Testini, che il portiere ex Napoli devia in corner. Al 30â Carbone, ben imbeccato da Cammarata, fallisce di poco il pareggio, anticipando Acerbis in scivolata e concludendo fuori. Ma la vera occasione per pareggiare i conti capita al 41â sui piedi di Cammarata: geniale passaggio di Vicari per il biondo n.11 giallorosso che scarta anche il portiere di casa e, a porta sguarnita (e forse un poâ sbilanciato) manda la palla sul palo. Sul finire del tempo ancora Cammarata di collo pieno spara alto da buona posizione. Nel secondo tempo, come era successo nelle altre precedenti partite, ci si aspetta un calo delle Aquile, calo che invece non câè stato, anzi i giallorossi sono padroni del campo. Al 54â episodio dubbio in area orobica: Carbone cerca il cross in area, cross che viene fermato con un braccio da Minelli. Lâarbitro, forse propende per lâinvolontarietà del giocatore in maglia celeste, ma si sono dati dei rigori anche meno evidenti di questo. Al 55â Cammarata, molto attivo in questo match, tira nelle mani di Acerbis. Al 61â gran botta da fuori di Carbone con Acerbis che concede al n. 10 giallorosso solo lâangolo. Al 72â il nuovo entrato Corona colpisce di testa a botta sicura, ma sulla linea câè Minelli che salva miracolosamente. Il Catanzaro, però, soffre e di molto le incursioni sulle fasce e la velocità di Possanzini che nel giro di 3 minuti spaventa la difesa giallorossa, ancora un poâ troppo lenta. Al 75â lancio lungo per âDumbo golâ che fa fuori Dal Canto e da posizione decentrata, colpisce il palo a Manitta battuto. Al 78â lo stesso Possanzini inventa in area per Testini che colpisce di testa con Manitta che è bravo a respingere. Ed ecco unâaltra dimostrazione che la solita legge del calcio non sbaglia mai: sul capovolgimento di fronte Carbone pennella per Corona con il difensore orobico Minelli che, nel tentativo di anticipare âRe Giorgioâ, inventa un bel pallonetto che si insacca nel set. Il Catanzaro non si chiude ed anzi al 89â ha un sussulto: il nuovo entrato Dei serve al centro Corona che anticipa Colombo e, con un colpo di testa degno del Vieri dei giorni migliori, impegna severamente Acerbis che, con un balzo felino devia in corner. Sarà anche lâultima azione di rilievo del match.
Pier Santo Gallo