Da almeno un decennio Catanzaro non ospitava un corso teorico-pratico di questo livello, dedicato alla diagnostica vascolare e, in particolare, all’aggiornamento nell’uso dell’eco color Doppler, alle nuove tecnologie dell’apparecchio, all’interpretazione dei dati forniti dall’esame e alla corretta stesura del referto. L’iniziativa si deve alla collaborazione tra l’università di Milano e il Sant’Anna Hospital e la città capoluogo è stata una delle sei sedi italiane in cui si è articolato il corso.
“Nei tre giorni di lavoro – ha spiegato il dottor Elia Diaco del S.Anna, responsabile scientifico del corso insieme con il professor Federico Annoni dell’università di Milano – abbiamo approfondito tutte le applicazioni vascolari arteriose e venose ma la vera novità è stata la presenza dei nostri pazienti, che accettando di sottoporsi all’esame di eco color Doppler durante le sessioni del corso hanno contribuito in maniera determinante alla buona riuscita della sua parte pratica. I settanta corsisti, infatti, sono stati divisi in sei gruppi dotati di altrettanti apparecchi di ultima generazione e, opportunamente seguiti dai relatori e altri esperti, hanno potuto non solo cimentarsi nell’uso di una tecnologia all’ avanguardia ma anche analizzare i risultati e trarre le conclusioni sul piano diagnostico. Un corretto uso dell’eco color Doppler – ha detto ancora Diaco – è fondamentale nella prevenzione e nella cura di un vasto spettro di patologie: dalle semplici flebiti fino a eventi ben più gravi, come l’ictus o l’aneurisma dell’aorta. Da qui, dunque, l’importanza per i corsisti di poter ascoltare le relazioni tematiche degli esperti ma anche di avvalersi della loro assistenza nell’uso concreto dell’apparecchio su soggetti che non sono stati i consueti modelli, cioè persone sane ma su malati veri”.
La diagnostica vascolare attraverso l’uso dell’eco color Doppler oltre a evolversi si è anche adeguata alle nuove metodiche di intervento per la cura delle patologie cardiovascolari; metodiche che vedono figure professionali diverse, dal cardiochirurgo al cardiologo interventista all’elettrofisiologo, lavorare non più separatamente ma in maniera strettamente integrata. “In realtà – ha spiegato il professore Annoni – non c’è un medico che sappia fare con l’eco color Doppler tutta la diagnostica; esiste infatti una polivalenza nell’utilizzo dell’apparecchio che è caratteristica del nostro lavoro. È chiaro che tutto questo ha senso nella prospettiva che ognuno possa ricavare il proprio spazio culturale per approfondire quello che fa in modo poi da ritornare all’interno del suo gruppo di lavoro, coprire lo spazio che gli compete lavorando con gli altri nel modo migliore per dare la risposta più appropriata e utile a ciascun paziente”.
Il corso teorico-pratico di eco color Doppler vascolare si è svolto con il patrocinio dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Catanzaro.