“E’ l’ultima volta che intervengo sulla questione. Poi saranno comunque i cittadini a farsi un’idea su chi è inadempiente e su chi, invece, sicura di essere dalla parte della ragione, continuerà nelle sue battaglie a favore della comunità. L’assessore all’Ambiente Lorenzo Costa ha replicato alle mie rimostranze su due questioni apparse qualche giorno fa sulla stampa con motivazioni che reputo deboli e inadeguate. In pratica delle non risposte. E spiego perché. Cominciamo dalla vicenda dei cassonetti di via Sorrento. Afferma Costa che lo spostamento dei cassonetti è possibile soltanto con una delibera del Consiglio comunale. Sarà vero. Il fatto è che, sempre presente, io, nelle riunioni del Civico consesso, mai l’assemblea ha deliberato il trasferimento dei cassonetti. Essendo stati rimossi nel corso di questa legislatura, qualcosa, allora, non torna. Chi ne ha deciso, abusivamente, lo spostamento? E se non c’è delibera del Consiglio cosa si aspetta a riposizionarli nel luogo d’origine? Seconda faccenda, le aiuole di via Forni. L’assessore, addirittura, chiama in causa la Corte dei Conti per eventuali danni erariali qualora su queste aree verdi dovessero intervenire operai comunali. Ma di cosa stiamo parlando? Non certo di proprietà private ma di spazi pubblici, così come avevo già scritto e come rivelano visure catastali e una convenzione tra Aterp e Comune stesso. E come, tra qualche giorno, dovrebbe stabilire anche il Tribunale al quale si è rivolta una signora che è inciampata su un tombino che si trova nella stessa area. In quel caso si che ci sarà danno per il Comune che, quasi certamente, sarà costretto a sborsare il risarcimento per l’incidente causato. L’assessore farebbe bene, così, a fare un passo indietro, rispondendo alle richieste legittime dei cittadini”.
AIUOLE E CASSONETTI: RIZZUTO INSISTE: “SI DIANO RISPOSTE AI CITTADINI”
Nota di Amedea Rizzuto su un problema del Rione Fortuna