Reduce dall’ottimo pareggio a San Giovanni Valdarno, il Cuoiopelli si appresta
a preparare un altro derby sentito da quelle parti, ovvero quello contro il
Prato.
Immagino già le facce attonite di tutti coloro i quali stanno leggendo questo
inizio di articolo.
Cosa c’entra tutta questa attenzione al girone B del torneo di Seconda
Divisione, quando i nostri beniamini sono impegnati si nel “difficilissimo”
campionato di quarta serie (ex C2), ma nel girone meridionale?
Niente, se non che ad allenare la compagine di San Croce sull’Arno ci sia una
vecchia conoscenza del calcio giallorosso, ovvero quel centrocampista tutto
cuore e cervello- oggi tra l’altro ottimo allenatore – che risponde al nome di
Agostino Iacobelli.
Nato a Torre del Greco il 22 agosto del 1963, “Ago” ha militato nel Catanzaro
nel periodo più dolce, quel quadriennio che va dal 1984- 85 al campionato 1987-
88, terminato con l’inutile quinto posto alle spalle della Lazio.
Iniziamo il piacevole dialogo parlando, ovviamente, di attualità.
Come vi state preparando per la gara di domenica?
<< Come al solito; il pareggio conquistato domenica ci ha dato un’ulteriore
iniezione di fiducia per guardare al futuro con maggiore positività >>.
Che obiettivi ha il Cuoiopelli targato Iacobelli?
<< Il nostro compito sarà quello di racimolare più punti possibili per
conquistare presto la salvezza, senza dover necessariamente attendere la fase
finale; è chiaro che sarà molto difficile perché quest’anno il raggruppamento B
della Lega di Seconda Divisione è davvero un girone di ferro e la mia squadra è
stata ringiovanita molto rispetto a quella dello scorso anno >>.
Occorre evidenziare come mister Iacobelli sia alla seconda stagione in riva
all’Arno, dopo che in quella passata era riuscito nell’impresa di salvare la
squadra quando molti la davano già per spacciata:
<< Siamo stati bravi a conquistare la salvezza riuscendo, in ventidue gare, a
perderne soltanto due; alla fine non solo ci siamo salvati, quanto abbiamo
conquistato un decimo posto che ha avuto il sapore di un vero e proprio
“miracolo sportivo” >>.
Continua a seguire il Catanzaro?
<< Catanzaro è una piazza che resterà sempre nel mio cuore; purtroppo il mio
lavoro mi impedisce di seguirlo fisicamente ma, la domenica sera, uno dei primi
risultati che leggo è proprio quello dei giallorossi >>.
Cosa sa del Catanzaro attuale?
<< So che è una squadra quadrata, costruita per fare un ottimo campionato; so
anche che in estate ci sono stati dei problemi economici, oggi risolti.
E poi l’attuale capitano del Catanzaro è un ragazzo straordinario che ho avuto
la fortuna di allenare ad Ancona, Roberto Gimmelli >>.
A proposito di Ancona, quell’anno non fu proprio memorabile per lei.
<< Fui esonerato dopo la sconfitta casalinga contro il Sassuolo; al mio posto
fu chiamato Lombardo (il secondo di Zeman ai tempi di Foggia e Licata) ma a
giocarmi un brutto tiro fu il Direttore Sportivo; comunque nel nostro lavoro
sono inconvenienti del mestiere con cui si impara presto a convivere >>.
Torniamo a parlare del Catanzaro. Il ricordo più bello da calciatore
giallorosso di Agostino Iacobelli.
<< Non ce n’è uno soltanto; tutti i quattro anni a Catanzaro per me sono stati
magnifici.
Ricordo la mitica stagione 1984- 85, la mia prima e anche la prima con Albano
Presidente, terminata con quella cavalcata in B grazie ai 45 punti conquistati
(n.d.c. c’erano ancora i due punti per ogni vittoria conquistata) e primo posto
ottenuto a pari merito col Palermo, in un girone B della serie C1
difficilissimo e fatto di sfide epiche con Cosenza, Reggina, Messina di Totò
Schillaci e lo stesso Palermo.
La stagione più bella, nonostante la conclusione amara, per me tuttavia rimane
quella del 1987- 88, con mister Guerini ( di cui è stato a Catania è stato
anche il secondo) in panchina e con quel quinto posto che certamente ancora
grida vendetta ma che porterò per sempre nel mio cuore come, credo, resterà in
quello di tutti i tifosi giallorossi >>.
C’è un giocatore nel Cuoipelli che le ricorda Agostino Iacobelli calciatore?
<< Il calcio attuale è molto diverso da quello di vent’anni fa; nella mia
attuale compagine non c’è un calciatore che mi somiglia ma se dovessi dare un
nome per forza direi Napolioni, quantomeno per l’esperienza e la grinta >>.
Grazie mister Iacobelli per la disponibilità, ma grazie soprattutto per aver
riportato nella nostra mente quei magnifici flashback, forse sbiaditi per i
tanti anni a cui fanno riferimento, ancora vivi nell’ “album” dei ricordi di
ogni tifoso giallorosso.
a preparare un altro derby sentito da quelle parti, ovvero quello contro il
Prato.
Immagino già le facce attonite di tutti coloro i quali stanno leggendo questo
inizio di articolo.
Cosa c’entra tutta questa attenzione al girone B del torneo di Seconda
Divisione, quando i nostri beniamini sono impegnati si nel “difficilissimo”
campionato di quarta serie (ex C2), ma nel girone meridionale?
Niente, se non che ad allenare la compagine di San Croce sull’Arno ci sia una
vecchia conoscenza del calcio giallorosso, ovvero quel centrocampista tutto
cuore e cervello- oggi tra l’altro ottimo allenatore – che risponde al nome di
Agostino Iacobelli.
Nato a Torre del Greco il 22 agosto del 1963, “Ago” ha militato nel Catanzaro
nel periodo più dolce, quel quadriennio che va dal 1984- 85 al campionato 1987-
88, terminato con l’inutile quinto posto alle spalle della Lazio.
Iniziamo il piacevole dialogo parlando, ovviamente, di attualità.
Come vi state preparando per la gara di domenica?
<< Come al solito; il pareggio conquistato domenica ci ha dato un’ulteriore
iniezione di fiducia per guardare al futuro con maggiore positività >>.
Che obiettivi ha il Cuoiopelli targato Iacobelli?
<< Il nostro compito sarà quello di racimolare più punti possibili per
conquistare presto la salvezza, senza dover necessariamente attendere la fase
finale; è chiaro che sarà molto difficile perché quest’anno il raggruppamento B
della Lega di Seconda Divisione è davvero un girone di ferro e la mia squadra è
stata ringiovanita molto rispetto a quella dello scorso anno >>.
Occorre evidenziare come mister Iacobelli sia alla seconda stagione in riva
all’Arno, dopo che in quella passata era riuscito nell’impresa di salvare la
squadra quando molti la davano già per spacciata:
<< Siamo stati bravi a conquistare la salvezza riuscendo, in ventidue gare, a
perderne soltanto due; alla fine non solo ci siamo salvati, quanto abbiamo
conquistato un decimo posto che ha avuto il sapore di un vero e proprio
“miracolo sportivo” >>.
Continua a seguire il Catanzaro?
<< Catanzaro è una piazza che resterà sempre nel mio cuore; purtroppo il mio
lavoro mi impedisce di seguirlo fisicamente ma, la domenica sera, uno dei primi
risultati che leggo è proprio quello dei giallorossi >>.
Cosa sa del Catanzaro attuale?
<< So che è una squadra quadrata, costruita per fare un ottimo campionato; so
anche che in estate ci sono stati dei problemi economici, oggi risolti.
E poi l’attuale capitano del Catanzaro è un ragazzo straordinario che ho avuto
la fortuna di allenare ad Ancona, Roberto Gimmelli >>.
A proposito di Ancona, quell’anno non fu proprio memorabile per lei.
<< Fui esonerato dopo la sconfitta casalinga contro il Sassuolo; al mio posto
fu chiamato Lombardo (il secondo di Zeman ai tempi di Foggia e Licata) ma a
giocarmi un brutto tiro fu il Direttore Sportivo; comunque nel nostro lavoro
sono inconvenienti del mestiere con cui si impara presto a convivere >>.
Torniamo a parlare del Catanzaro. Il ricordo più bello da calciatore
giallorosso di Agostino Iacobelli.
<< Non ce n’è uno soltanto; tutti i quattro anni a Catanzaro per me sono stati
magnifici.
Ricordo la mitica stagione 1984- 85, la mia prima e anche la prima con Albano
Presidente, terminata con quella cavalcata in B grazie ai 45 punti conquistati
(n.d.c. c’erano ancora i due punti per ogni vittoria conquistata) e primo posto
ottenuto a pari merito col Palermo, in un girone B della serie C1
difficilissimo e fatto di sfide epiche con Cosenza, Reggina, Messina di Totò
Schillaci e lo stesso Palermo.
La stagione più bella, nonostante la conclusione amara, per me tuttavia rimane
quella del 1987- 88, con mister Guerini ( di cui è stato a Catania è stato
anche il secondo) in panchina e con quel quinto posto che certamente ancora
grida vendetta ma che porterò per sempre nel mio cuore come, credo, resterà in
quello di tutti i tifosi giallorossi >>.
C’è un giocatore nel Cuoipelli che le ricorda Agostino Iacobelli calciatore?
<< Il calcio attuale è molto diverso da quello di vent’anni fa; nella mia
attuale compagine non c’è un calciatore che mi somiglia ma se dovessi dare un
nome per forza direi Napolioni, quantomeno per l’esperienza e la grinta >>.
Grazie mister Iacobelli per la disponibilità, ma grazie soprattutto per aver
riportato nella nostra mente quei magnifici flashback, forse sbiaditi per i
tanti anni a cui fanno riferimento, ancora vivi nell’ “album” dei ricordi di
ogni tifoso giallorosso.
Alessandro Gallo