ACIREALE  Il giorno dopo è sempre il momento delle verifiche, dei processi, delle condanne e delle assoluzioni; Acireale-Catanzaro è stata una finale sotto tutti i punti di vista, sia per l’agonismo, sia per la paura che hanno mostrato le due squadre nel non scoprirsi. Per interderci nessuna delle due le voleva prenderle. Un timore che ha caratterizzato tutti e novanta i minuti, con l’Acireale poco lucido negli ultimi trenta metri ed un Catanzaro arcigno in difesa e pronto a sfruttare ogni minimo errore degli avversari. Ne è venuta fuori, sinceramente, una brutta partita, dal punto di vista tecnico e della spettacolarità , però l’agonismo in campo è stato tanto e nessuna delle due squadre si è risparmiata.
E’ chiaro che adesso il vantaggio psicologico e del risultato favorisce inevitabilmente la squadra calabrese, ma nel calcio non conta nulla e quelli del Catanzaro dovrebbero ricordare cosa successe col Sora anni or sono. La squadra di Costantini sicuramente, però, andrà al Ceravolo con molta grinta e foga; sembra un assurdità ma sicuramente sarà più tranquilla dei padroni di casa che davanti a 25 mila persone dovranno fare la partita. Proprio questa tranquillità , forse, sarà l’arma in più per l’Acireale che con spregiudicatezza si giocherà le sue carte fino in fondo, con la consapevolezza che c’è tutto da guadagnare e nulla da perdere. Adesso il macth più duro lo giocheranno i due allenatori, loro dovranno dare la giusta tranquillità , per caricare le due squadre al massimo per centrare un obiettivo che vale una stagione; anche perché al Tupparello domenica si sono viste due tifoserie emblematiche e caldissime, per intenderci un lusso per la C2. Si andrà in campo anche per loro per chi suda e soffre anche fuori dal campo e per regalare una gioia infinità e sacrosanta.
Al via, dunque, una settimana decisiva che incoronerà i più forti, anche se in queste partite vince chi ha più fiato e più vogliaŠvedremo. I granata dopo il lunedì di riposo torneranno a lavorare oggi: è prevista la solita analisi del mister che elencherà pregi e difetti della gara di andata per poi dedicare la seduta ad un lavoro defaticante ed alla solita partita per le seconde linee.
Attilio Scuderi – Il Quotidiano