CATANZARO – Passa l’Acireale ed esplode la gioia dei 1.500 arrivati dalla
Sicilia. É, ancora una volta, deluso il Catanzaro, e s’accende, questa
volta, la rabbia di un centinaio di tifosi che rompono vetri di auto della polizia,
se la prendono con i cassonetti della spazzatura, vengono più volte caricati
dai celerini. Contrapposta la gioia dei vincitori che, con una certa fortuna,
hanno eliminato il Brindisi, ma che hanno meritato la vittoria finale. ”
Mi pare che non ci siano dubbi a proposito – esclama il presidente Pulvirenti
– . La nostra è stata una grande prestazione, a valle di un ultimo mese
in particolare, in cui abbiamo lavorato bene.
Per me, non è stata una sorpresa la grande prestazione di oggi ”
. E, sospinto dalla sacrosanta soddisfazione, aggiunge: ” Il nostro progetto
è risultato vincente. Ringrazio tutti ed in particolare il dg Lo Monaco,
che ha sempre creduto in questa squadra e nelle scelte compiute. I giocatori
sono stati grandi ” .
Giustificata anche la gioia del tecnico Costantini: ” La vittoria di oggi,
ci sta tutta. Il Catanzaro poteva pareggiare su un rigore che onestamente non
ho visto. Durante la settimana ho provato varie soluzioni e, alla fine, ho scelto
di inserire a centrocampo Di Salvatore, che mi ha assicurato grande equilibrio
tattico. Non dimentichiamo che ci mancavamo ben tre giocatori ” . Sulla
sua conferma, che il presidente non esclude, Costantini dice: ” Non dovrebbero
esserci problemi. Smaltita la gioia, ne riparleremo ” . É il momento
anche del sindaco Nino Garozzo: ” Ho rivisto l’entusiasmo di un tempo.
Acireale, ora, rientra nel calcio che conta. Ringrazio Pulvirenti, i tecnici,
i giocatori che hanno consentito alla città di tornare alla ribalta ”
. Esauriti i cori di gioia con i compagni ed asciugatosi dai secchi d’acqua
della festa, ecco l’ex Gianni Delle Vedove: ” Sono felicissimo. Sapevo
che venendo ad Acireale avevo fatto la scelta giusta. Abbiamo dimostrato di
essere i più forti, abbiamo giocato meglio del Catanzaro, abbiamo vinto
con merito. Gli episodi a nostro favore li abbiamo ampiamente meritati.
Adesso ci aspetta una grande festa ad Acireale.
Poi, ci sarà quella della nascita di mia figlia. É per me un gran
momento ” .
L’amarezzadegli sconfitti è riassunta dal presidente Claudio Parente
che si presenta subito davanti ai cronisti: ” La delusione più grande
è per il pubblico. Personalmente, da uomo di calcio, sono abituato a
certe delusioni. Ora, mi preme, già da martedì, ricreare l’entusiasmo
compromesso. Fin dal nostro insediamento, avevamo detto che, per vincere, c’era
bisogno di programmazione e che tutto quello che veniva subito sarebbe stato
gradito. Purtroppo, in questa lotteria dei playoff non usciamo mai vincitori.
Lavoreremo per allestire una squadra che vinca il campionato senza passare da
queste code.
Tutto quello che ho avuto nella vita è stato sudato.
Anche col Catanzaro uscirò vincitore. L’unica amarezza è che ci
vogliono ancora undici mesi per dimostrarlo. Il progetto che abbiamo stilato
per i prossimi quattro anni è solido e importante. Non chiedetemi i nomi
del nostro futuro. Prometto solo che svolgeremo subito un grande lavoro per
allestire una formazione vincente ” . Il vicepresidente Poggi, con gli
occhi bagnati, riferisce: ” Ho raccolto una bandiera gettata via per la
delusione. Questa bandiera la voglio restituire quando ritorneremo grandi ”
.
Dellisanti, con il morale sotto terra, difende, innanzitutto, Moscelli che prima
ha sprecato una facile occasione e, poi, addirittura il rigore: ” Non date
la colpa solo a lui. Vi rendete conto che l’Acireale ha segnato su un cross
e su un calcio piazzato? “
Salvatore Blasco – Gazzetta dello Sport