ll Gip presso il Tribunale di Catanzaro ha prosciolto l’ex direttore generale dell’Asp di catanzaro, Gerardo Mancuso, dall’accusa di abuso di ufficio formulata a suo carico con l’avviso di garanzia emesso nel mese di luglio 2013.
La contestazione riguardava un presunto ingiusto vantaggio patrimoniale alla società Laboratorio di Analisi Chimico Cliniche Matozzo c s.a.s riconoscendo e liquidando prestazioni extrabudget rispetto a quelle regolarmente oggetto del contratto tra ASP e società medesima. E questo nonostante esplicite previsioni normative e giurisprudenziali di segno contrario che impedivano il riconoscimento, ed il pagamento, di eventuali prestazioni realizzate oltre la soglia consentita dal contratto.
Le attività difensive, realizzate dagli avvocati Valerio Zimatore e Carlo Petitto, del foro di Catanzaro, difensori di fiducia di Mancuso, hanno, al contrario, consentito di affermare che: il pagamento oggetto di contestazione era frutto di disposizioni assunte anteriormente alla nomina del dottor Mancuso quale Dirigente Generale, maturate sulla scorta di lodi arbitrali; che in ogni caso, sulla scorta di una puntuale valutazione operata anche alla luce di circostanziati pareri legali, Mancuso aveva revocato l’ordine di pagamento, dato corso alle più opportune attività in sede giurisdizionale nei confronti di tutti i soggetti convenzionati per il recupero delle somme già corrisposte ed inoltre disposto di non dar corso a nessun pagamento ulteriore a titolo di extrabudget.
In definitiva, fanno rilevare i due legali, “la difesa ha dimostrato l’assoluta infondatezza della notitia criminis sia sotto il profilo soggettivo che oggettivo, nonché l’assoluta conformità a leggi e regolamenti dell’operato del dottor Gerardo Mancuso che ha ricoperto il delicato ruolo di Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro perseguendo esclusivamente gli scopi della buona amministrazione della cosa pubblica, nell’assoluto interesse della salute dei cittadini e della massima efficienza dei servizi sanitari”. (AGI)
