«Abbiamo
giocato male, una partita per niente buona. Nessuno escluso. Può succedere nel
corso di un anno, ma di certo non fa piacere». Questo il commento con cui ha
esordito l’allenatore del Catanzaro, Braglia, all’arrivo negli spogliatoi.
L’episodio del rigore?
«I miei ragazzi mi hanno detto che si trattava di fuorigioco. Io sono in
sintonia con loro».
Un brutto secondo tempo del Catanzaro…
«Abbiamo cambiato modulo e c’è stata ancora più confusione. Qualche occasione
pericolosa la abbiamo creata, ma non è andata a segno. Comunque,
le cose migliori le abbiamo fatte nel primo tempo».
L’assenza di Corona può essere un alibi?
«Non voglio parlare delle assenze, noi ci dobbiamo arrangiare con quello che
abbiamo».
Toledo e Biancone si sono fatti vedere diverse volte
in avanti…
«Certo, ma dà fastidio la prestazione del gruppo. Se il
Catanzaro fa una buona gara siamo tutti contenti. Oggi questo non c’è
stato».
In ogni caso, un buon campionato del Catanzaro…
«E’ vero, ma adesso ormai non basta più a nessuno. Dopo questa sconfitta, sono
cambiati obiettivi e responsabilità ».
Pensavate di incontrare una squadra dimessa?
«No, è stata colpa nostra, al di là del valore della
Vis Pesaro.
FABBRI. «I giocatori hanno dato tutto quello che potevano,
hanno tirato fuori una forza che nemmeno pensavo avessero. E´
stata la vittoria del cuore». Pugni al cielo per mister
Fabbri al fischio dell’arbitro che ha sancito la fine della partita e la
vittoria biancorossa: un gesto di liberazione
indirizzato alla tribuna. Un successo inaspettato quello arrivato ieri,
in mezzo ai tanti problemi societari, e il tecnico ha elogiato i suoi
giocatori.
«Gli assenti non hanno pesato – continua l’allenatore dei marchigiani – Basso
ha giocato molto bene, Serafini nella ripresa è stato
superlativo. In ogni caso, elogi a tutti. Vittoria completamente meritata. Ci
siamo ripresi quel punto che forse ci è stato tolto
nella gara d´andata. C´era un pizzico di vendetta». Si sarebbe mai immaginato
questo risultato?
«No, ma speravo in una partita di grinta e orgoglio».
Le difficoltà societarie hanno caricato la squadra.
«I problemi ci sono dallâinizio, noi li abbiamo sempre vissuti. Adesso sono di pubblico
dominio, ma il vero problema è che da due mesi giochiamo con una formazione
rimaneggiata».
Che futuro per la Vis?
«Parlare del futuro è fuori luogo, accontentiamoci di
questo presente così bello. Quella odierna è stata una
giornata per me indimenticabile».
Quanto è grande il timore di perdere qualche pezzo pregiato della rosa?
«Sono argomenti che preferirei evitare, ma sicuramente, se vogliamo arrivare in
fondo bisognerà seguire la strada delle cessioni. Nel finale il pubblico ci ha incitati: sentire il loro affetto è stato importante».
t. d. b.
da Il Quotidiano