Se il Catanzaro edizione 2013/2014 non avesse gettato al vento almeno dieci punti nelle gare contro le formazioni che occupano la seconda fascia della graduatoria, a quest’ora lotterebbe tranquillamente per l’accesso diretto alla serie B. Ho esordito con un “se”. Ma, purtroppo, sono molteplici i “se” che accompagnano lo svolgimento del torneo in corso e la conseguente tentazione di appropriarsene è veramente forte.
Nulla da dire sul quarto posto in classifica, ma chi sta indietro non si fermerà a guardare e urge guarire alla svelta dall’oramai cronico “problema attacco”: Fioretti, Madonia, Germinale, Russotto e l’esterno sinistro del ‘91 Martignago che ad inizio campionato aveva fatto ben sperare. Questi gli “ingredienti” a disposizione di mister Brevi. Ovviamente nessun reparto è fine a se stesso e non si costruisce la fase di attacco solo con le punte a disposizione. Ma nella gara contro il Gubbio, se possibile, si è fatto un passo indietro ripercorrendo le vie del passato che ha consegnato alle cronache un Catanzaro sterile. Il fatto positivo è che si sia sbloccato Germinale che finora nel reparto avanzato aveva avuto più un ruolo di sostegno ai compagni di reparto che realizzativo. Goleador decisivi finora sono stati soprattutto centrocampisti o difensori.
Verrebbe da pensare ad una coperta troppo corta, ad equilibri che per essere mantenuti esigono un sacrificio in fase propositiva in modo da conferire equilibrio e giusta copertura al team di mister Brevi. In fondo solo quest’ultimo conosce bene le risorse umane a propria disposizione. Il “sacrificio” di Russotto in una zona del campo fondamentalmente non sua, sta forse proprio a colmare lacune dell’organico a salvaguardia della filosofia: ”A volte è meglio pareggiare che perdere”. A testimonianza di quanto detto, il Catanzaro ha subito veramente pochi gol (17), e ne ha realizzati 28, gli ultimi dei quali su palle inattive (vedi ultime realizzazioni casalinghe su colpi di testa a seguito di calcio d’angolo).
Peggiore attacco tra le prime nove in classifica ma migliore difesa di tutto il campionato. Solo la Pro Vercelli, attualmente seconda in classifica nel girone “A” (ma con una media inglese migliore) ha fatto meglio (appena 15 gol subiti), pareggiando i conti riguardo alle reti realizzate (28). I team che occupano gli ultimi gradini della graduatoria hanno il seguente curriculum realizzativo il Viareggio (24), l’Ascoli (26), il Barletta (17) e la Paganese (20). Per la Nocerina (18) ovviamente bisognerebbe fare un discorso a parte. Per fortuna le Aquile non hanno avuto l’esigenza di dover recuperare, altrimenti sarebbero state costrette a sbilanciarsi per forza.
Eppure le occasioni da gol non sono mancate, anzi. Ma se le alternative di analisi sono quelle della “coperta corta”, della mentalità/filosofia dello stratega o dell’inadeguatezza di coloro i quali devono finalizzare, in ogni caso la Società e Armando Ortoli, non possono rinviare la soluzione per non vanificare l’ottimo lavoro finora svolto.
Il gruppo è solido, non v’è dubbio, ma proprio per questa ragione l’inserimento di un elemento che possa dare una mano alla causa, non sarebbe un’idea malvagia. Da trovarsi all’interno o all’esterno tra gli svincolati, non importa, ma immaginate cosa avrebbe combinato il Catanzaro con un attacco all’altezza della situazione? Noi in questa sede ci “permettiamo” solo di esternare sereni pareri e ci sforziamo di analizzare il reale perché, per la verità, è meglio rivolgersi altrove ammesso che qualcuno ne sia depositario. Però sarebbe bene provvedere per tempo anche allo scopo di concedersi qualche chance in più in vista della disputa dei playoff.
Ed a proposito di “verità” sarebbe opportuno e quantomeno corretto che chi attualmente è stato delegato ad amministrare la città di Catanzaro, parlasse chiaramente in ordine alla tempistica di inizio e conclusione dei lavori del settore “Distinti” del Nicola Ceravolo. Si continua a sfidare il grottesco. La chiarezza innanzitutto. Un comunicato stampa non costerebbe poi così tanto soprattutto nel rispetto della Comunità e di chi sta investendo nel Catanzaro le proprie sostanze.
1) Quando (__/__/______) inizieranno i lavori del Nicola Ceravolo?
2) Chi (Nome/Nomi _______ Cognome/Cognomi __________ ) detiene ad oggi (viste e considerati gli ultimi accadimenti …) la responsabilità nel Consiglio Comunale del capoluogo?
3) Quando (__/__/______) si concluderanno i lavori ?
4) Rispondono a verità le news che vedrebbero procrastinare lo start up addirittura al 2015?
È così difficile rispondere a questi quesiti con onestà intellettuale e in ossequio al vero? Altrove si realizzano stadi in un poco più di un anno, a Catanzaro per un solo settore (oltretutto ipodimensionato) occorrono secoli e cento conferenze stampa alle quali non seguono mai fatti concreti. Noi attenderemo come sempre speranzosi che qualcuno abbia la correttezza di risponderci e di fare chiarezza, perché oramai siamo veramente stanchi.
Avanti Catanzaro, forza ragazzi, contro tutto e contro tutti.
Giuseppe Mangialavori