CATANZARO  Quasi nascosta dalla nebbia che ieri è tornata abbondante sui Tre colli e dintorni, la squadra di Piero Braglia ha praticamente ultimato la preparazione per la partita di Taranto. La seduta odierna avrà più il valore di una sgambata che di rifinitura vera e propria, almeno a livello mentale. A poche ore da una gara che sa tanto di serie B il più è fatto. Pastore e compagni sanno bene che domani tocca vincere per forza, per mantenere in mano la vetta della classifica, e mai come questa volta la convinzione che ha portato in testa il Catanzaro dopo un lungo inseguimento dovrà far correre veloci le gambe. Braglia ha solo da scegliere chi schierare al posto di Dei, squalificato per un turno.
Da quanto visto in settimana la scelta dovrebbe cadere su Milone, che ha ormai rimesso a posto il ginocchio sinistro, e che tornerebbe nel suo ruolo naturale in un reparto diventato il meno perforato del girone nonostante l’assenza del forte difensore ligure. Se non ce la fa c’è pronto Caterino.
I ragazzi del Catanzaro sanno pure un’altra cosa. Sanno che domani pomeriggio la curva sud dello Jacovone sarà interamente occupata dai loro sostenitori. Circa 3500 persone che arriveranno con ogni mezzo  almeno 30 pullman, e un’infinità di pulmini e auto annunciati anche da Perugia e Roma Â, convinti che la squadra non vada lasciata sola in un momento del genere. Ed è da 16 anni  dal campionato 87/88, quello della serie A sfumata per un punto – che la tifoseria non si muove così numerosa, e realmente appassionata.
Ivan Montesano