Sono arrivati a venticinque, i pazienti ”arruolati” dal S. Anna Hospital nel progetto internazionale denominato Escat III sull’autocontrollo dell’anticoagulazione con un nuovo regime di terapia a basso dosaggio, coordinato dall’universita’ tedesca di Bad Oeynhausen. Se le aspettative dei ricercatori verranno confermate, le persone la cui valvola mitralica e/o quella aortica sono state sostituite chirurgicamente con una protesi meccanica, potranno beneficiare di una serie di ricadute positive, sia dal punto della terapia anticoagulante che sono obbligati a seguire, sia per quanto riguarda la loro qualita’ di vita.
Tra i pazienti arruolati in Escat III al S. Anna, anche Alberto Sarra, consigliere regionale, sottoposto nei primi giorni del 2010 a un delicato intervento chirurgico dall’equipe di Mauro Cassese, per una dissecazione dell’aorta: una delle patologie piu’ gravi e a piu’ alta mortalita’.
”Ho accettato volentieri di far parte dello studio – dice Sarra. Ho dovuto mio malgrado misurarmi improvvisamente con un problema di salute molto serio e mi rendo conto, a parte la buona riuscita dell’intervento, di quanto i risultati di Escat III, se positivi, potranno avere conseguenze per i pazienti. L’ho fatto anche perche’ ho piacere di essere parte di uno studio di portata internazionale, che vede protagonista una struttura ospedaliera di eccellenza della mia regione”.