Il nostro giorno è finalmente arrivato. Il 19 marzo 2023 si iscrive di diritto nell’elenco delle date da ricordare della storia giallorossa. Il Catanzaro torna in serie B dopo un campionato trionfale, una cavalcata storica piena di gol, di record e di un calcio moderno, bello da vedere, che ha riempito gli occhi di tifosi, appassionati, avversari e addetti ai lavori. La chiesa giallorossa può tornare al centro del villaggio.
È il Catanzaro della famiglia Noto, tanto desiderata e infine approdata alla guida della società giallorossa. È il Catanzaro del silenzioso DS Magalini e del DG Foresti che, a colpi di ruvidezza bergamasca, si è conquistato la fiducia della città. È il Catanzaro di tutto lo staff tecnico e societario che ha lavorato in maniera alacre e superba per superare la delusione di Padova e regalare questo giorno ai tifosi. Fino all’ultima recita e allo spostamento della sfida con la Gelbison sul campo neutro di Salerno, per consentire la partecipazione di tutto il popolo giallorosso. Tra tutte queste figure ci piace ricordare l’umiltà e la passione per il suo lavoro e per il Catanzaro di Salvatore Ferragina, ieri colonna di UsCatanzaro.net, oggi SLO della società.
Ma questo è soprattutto il Catanzaro di Vincenzo Vivarini, autentico condottiero giallorosso, maestro di calcio, che sentiamo profondamente vicino a noi catanzaresi. Non è solo il suo calcio champagne fatto di veloci triangolazioni e di riconquista ossessiva. Ma è il suo modo di essere, mai sopra le righe, sempre pacato e riflessivo. Ha guidato un gruppo forte, ha saputo amalgamarlo e tenerlo unito pur nella nettezza delle sue scelte. Non dimentichiamoci mai che questa squadra la ricorderemo a memoria per sempre. Fulignati; Martinelli, Brighenti, Scognamillo; Situm, Sounas, Ghion, Verna, Vandeputte; Biasci, Iemmello.
Già Pietro Iemmello. Last but not least. È una delle tante storie nella storia. Che vi racconteremo nei prossimi giorni qui su Puntonet. Il catanzarese figliol prodigo, reietto da tante delle sue ultime squadre, e oggi capocannoniere e leader tecnico del suo Catanzaro. E insieme a Pietro, ci piace ricordare il capitano Martinelli e Luca Verna che, a questa squadra di qualità e di belle giocate, hanno regalato i muscoli, il fiato, la corsa e la passione da veterani.
Le sofferenze degli ultimi 35 anni non possono essere cancellate in un solo momento. Ma il “lungo orgasmo” di questa stagione, destinato ancora a durare, contribuisce ad alleggerire l’insopportabile peso di decenni di delusioni. Che decollano dalla serie A scippata al Catanzaro di Guerini e atterrano a Padova, lo scorso 29 maggio, una delle sconfitte più dolorose e beffarde della nostra storia. In mezzo 11 playoff di serie C giocati e 11 playoff di serie C persi. E poi il traumatico fallimento del 2006, al termine delle due vergognose stagioni di serie B. Senza dimenticare la lunga galleria di personaggi squallidi, di truffatori incalliti, di società straccione che hanno imperversato come sciacalli sul Catanzaro Calcio o l’hanno usato per i loro sporchi interessi.
I troppi anni passati nel dimenticatoio della storia, sui campetti della provincia meridionale più profonda, non hanno scalfito l’amore della sua gente per il Catanzaro. Quella “speranza schierata su un prato verde” si rinnova sempre. Un’espressione che forse non avrà più quella valenza di riscatto sociale degli anni 60-70-80 del secolo scorso. Ma che resta un’immagine fortissima di quello che è il Catanzaro per i suoi tifosi e per la sua città.
L’avevamo scritto all’inizio di questa stagione. Auspicavamo una nuova primavera catanzarese che ci desse lo spunto per l’ultimo miglio da percorrere. E la responsabilità era sulle spalle di due persone. La prima, Nicola Fiorita, chiamato con la sua squadra, a guidare il risveglio della città dopo 30 anni di sonno amministrativo e di medioevo culturale. La seconda, Floriano Noto, impegnato nella missione impossibile di far vincere il Catanzaro. I ragazzi di Vivarini hanno già centrato l’obiettivo con cinque partite ancora da giocare.
La primavera giallorossa può iniziare con due giorni d’anticipo.
Sarà una primavera bellissima, a tinte giallorossa…. Un ringraziamento alla Società ed allo staff tecnico, nonché a tutti i giocatori, che hanno creato un gruppo vero fatto di uomini seri e non di primedonne., hanno remato tutti verso lo stesso oBiettivo. Avanti così e sempre forza Aquile, riprendiamoci la storia…….
👍
Bravissimo Ivan come sempre
Impeccabile!!!
Non conosco personalmente i componenti dello staff dei preparatori atletici e di chi si è occupato della salute fisica dei nostri calciatori, ma faccio un appello a UsCatanzaro.net di dedicare un servizio e pubblicare, assieme a quelle dei giocatori, le foto di questi grandi professionisti in quanto è stato il primo anno che i nostri calciatori non hanno avuto (a parte scontri di gioco) problemi fisici che li hanno tenuti lontano dai campi. Ricordate gli altri anni quanti acciacchi muscolari ???!!!!