Nocerina, Buffoni respinge le accuse «Catenaccio? No, sagacia
tattica…»
Anche l’Acireale dell’allievo Costantini premiato dalla prudenza
NOCERA INFERIORE. Al Catanzaro e a Franco Dellisanti potrà pure non
piacere ma alla Nocerina ed ai suoi tifosi è piaciuta parecchio la scelta
di formazione fatta da Adriano Buffoni nell’andata della semifinale play off.
Sagacia tattica, missione compiuta, partita di ritorno incanalata bene. Stessa
cosa ha fatto un suo allievo, Maurizio Costantini l’allenatore dell’Acireale.
Alla fine è stato il trionfo meritato del fine che giustifica i mezzi.
L’idea del centrocampista in più (Giordano) e dell’attaccante in meno
(Magliocco) gli era venuta nell’immediata vigilia di Catanzaro. Un provino in
rifinitura, poi la scelta. L’assetto mediano con Giordano è andato bene,
Franco Dellisanti è rimasto sorpreso ed ha fine gara ha quasi tacciato
la Nocerina di catenaccio ad oltranza nel primo tempo. Buffoni l’ha presa con
filosofia: «Nessun atteggiamento rinunciatario, la scelta di un centrocampo
più folto è stata la conseguenza dell’esame tattico di chi dovevamo
affrontare. Se andiamo a vedere le occasioni, la Nocerina, in particolare nella
seconda parte, non è stata a guardare. La traversa di Belmonte, la grande
chance di Campo ed il possibile rigore su Magliocco». Il maestro ha fatto
così, l’allievo lo ha imitato. L’Acireale ha battuto il Brindisi nell’altra
semifinale con un gol in extremis, rendendo in questo modo più incerto
l’andamento di un doppio confronto che sembrava apertamente pro Brindisi. L’allievo
è il quarantunenne mister dell’Acireale Maurizio Costantini, quasi conterraneo
di Buffoni, calciatore del mister di Vittorio Veneto nella Triestina che nell’83
conquistò la promozione in C1. Anche lui ha scelto la strada dell’attaccante
in meno (Pandolfi) e del centrocampista in più (Anastasi). Il risultato
gli ha dato ragione, il gol decisivo lo ha segnato proprio Anastasi: «Ma
quale catenaccio, abbiamo affrontato uno squadrone nella maniera migliore. Loro
sono stati pericolosi, noi bravi a colpire. Nel finale Mortelliti ha sprecato
il raddoppio. La sfida col maestro Buffoni? Sarebbe bello. Ma è presto
per tutti e due sentirci già in finale».
Marco Mattiello – La Città
La sfida di ritorno / Lazzaro verso il recupero, ancora timori per
lo stadio
NOCERA INFERIORE. La preparazione della Nocerina riprende nel pomeriggio in
sede, per giovedì probabile test al San Francesco contro una formazione
Primavera da definire. Dovrebbe tornare a disposizione completa l’attaccante
argentino Leandro Lazzaro: toccherà poi a Buffoni decidere se è
il caso di variare assetto e uomini per il secondo atto contro il Catanzaro.
Ieri ci sono stati i primi contatti tra l’amministratore unico Francesco D’Angelo
ed il sindaco Antonio Romano per coinvolgere ulteriormente le istituzioni nell’operazione
”Non si tocca il San Francesco”. Anche perché il Catanzaro, nella riunione
tenutasi sempre ieri a Coverciano tra società di C su tema Enpals (per
la Nocerina c’era il segretario Bruno Iovino), ha fatto presente a Macalli il
maxi esodo per Nocera della tifoseria giallorossa a fronte di soli 500 tagliandi
disponibili. Per questo motivo, temendo ancora un’ordinanza prefettizia di spostamento
per ordine pubblico, la società rossonera continua a vigilare sull’intera
vicenda, forte delle parole di Macalli che ha ribadito il concetto: salvo ordinanze
prefettizie, partite da giocare nella sede naturale. D’altra parte c’è
un precedente che pesa in maniera negativa: nel play off di qualche anno fa
il Catanzaro chiese ed ottenne il trasferimento di una semifinale da Pozzuoli
a Benevento, salvo riscontrare a livello di tifo la presenza al Santa Colomba
di un numero decisamente inferiore alle attese ed alle preoccupazioni. Il Catanzaro
al limite, potrebbe ottenere una diretta televisiva del match.