Costruire altro il nuovo ospedale di Catanzaro, e utilizzare altrimenti le attuali strutture del “Pugliese”. È la posizione del sen. Giancarlo Pittelli (Fi), secondo il quale «occorre dare ragione a quanti, imprenditori e politici che avvertono la necessità della razionalizzazione della spesa pubblica, avevano discusso sull’opportunità di un ingente investimento nella ristrutturazione del Pugliese».
«Bisogna interrogarsi – dice Pittelli – sulle motivazioni del mancato interesse imprenditoriale rispetto ad un appalto di svariate decine di milioni di euro. Un fatto è certo: nessun imprenditore può pensare di partecipare ad una gara d’appalto che prevede anche la gestione di un numero altissimo di posti auto senza la certezza dei tempi di mantenimento della concessione. E non perché i tempi non siano previsti nel capitolato d’appalto ma perché correrebbe il rischio che le mutate esigenze della città e del territorio potrebbero imporre scelte diverse circa le soluzioni più idonee da adottare».
«Non c’è dubbio che Catanzaro ed il suo hinterland hanno bisogno di un ospedale moderno. Non è più possibile continuare con adeguamenti strutturali che importano spese di decine di milioni di euro ed anni ed anni di lavori: con il risultato di ottenere un’opera finita laddove già sono cambiate, attesi i progressi in campo scientifico e tecnico, le esigenze di medici ed utenti. A questi interrogativi devono dare risposte coloro che hanno il potere di verificare la serietà delle scelte: al Sindaco, prima di tutto, compete di interloquire sulle scelte che investono i bisogni dei cittadini. La Regione dovrà porsi il problema dell’utilità della spesa interamente pubblica laddove, invece, potrebbero essere attivati meccanismi di moltiplicazione delle risorse attraverso il ricorso al project financing. Perché, dunque, non dislocare altrove il nosocomio ed imprimere ai vecchi edifici destinazioni diverse con enorme vantaggio per l’amministrazione che ne è proprietaria? Su questi temi, prima di avviare nuovi lavori che potrebbero non risultare utili – conclude Pittelli – occorrerebbe un confronto serio non solo tra le forze politiche».
«Bisogna interrogarsi – dice Pittelli – sulle motivazioni del mancato interesse imprenditoriale rispetto ad un appalto di svariate decine di milioni di euro. Un fatto è certo: nessun imprenditore può pensare di partecipare ad una gara d’appalto che prevede anche la gestione di un numero altissimo di posti auto senza la certezza dei tempi di mantenimento della concessione. E non perché i tempi non siano previsti nel capitolato d’appalto ma perché correrebbe il rischio che le mutate esigenze della città e del territorio potrebbero imporre scelte diverse circa le soluzioni più idonee da adottare».
«Non c’è dubbio che Catanzaro ed il suo hinterland hanno bisogno di un ospedale moderno. Non è più possibile continuare con adeguamenti strutturali che importano spese di decine di milioni di euro ed anni ed anni di lavori: con il risultato di ottenere un’opera finita laddove già sono cambiate, attesi i progressi in campo scientifico e tecnico, le esigenze di medici ed utenti. A questi interrogativi devono dare risposte coloro che hanno il potere di verificare la serietà delle scelte: al Sindaco, prima di tutto, compete di interloquire sulle scelte che investono i bisogni dei cittadini. La Regione dovrà porsi il problema dell’utilità della spesa interamente pubblica laddove, invece, potrebbero essere attivati meccanismi di moltiplicazione delle risorse attraverso il ricorso al project financing. Perché, dunque, non dislocare altrove il nosocomio ed imprimere ai vecchi edifici destinazioni diverse con enorme vantaggio per l’amministrazione che ne è proprietaria? Su questi temi, prima di avviare nuovi lavori che potrebbero non risultare utili – conclude Pittelli – occorrerebbe un confronto serio non solo tra le forze politiche».
da gazzettadelsud.it
