CATANZARO â Silenzio, ora iniziano i playoff! Dappertutto, câè aria di grande vigilia. Sâè azzerata la soddisfazione del buon finale, sâè sospesa qualsiasi iniziativa di tipo festaiolo, sâè ridimensionata una certa dose d’ottimismo per evitare possibili rilassamenti. A questo proposito, câè da registrare che la convinzione riposta dai giallorossi nelle proprie possibilità , ha infastidito gli ambienti di Nocera, inclini a ritenerla come sottovalutazione della propria squadra. âAl contrario -ribadisce Dellisanti- continuiamo a rispettare tutti, senza temere nessuno. Abbiamo sempre affermato di stare bene e mai di fare un boccone degli avversari. Sappiamo, al contrario, di poter esprimere la nostra solidità tecnico-tattica e la nostra fluidità di manovra, solo se ricorreremo alla massima concentrazione. Sappiamo quel che valiamo e siamo coscienti che, proprio per questo motivo, i nostri avversari raddoppieranno le loro forze. Se la nostra concentrazione, ardore agonistico, voglia di vincere, non sarà ancora più potente, rischieremo lâeliminazione. Non voglio nemmeno ipotizzare una cosa del genere, perché i miei giocatori hanno dimostrato dâessere ben presenti, quando câè bisogno di dare il massimo.â La Nocerina, dâaltra parte, è composta da gente di valore e nella fase iniziale della stagione pareva contendere al Foggia il primo posto. Sono certamente elementi d’elevato spessore i Bigica, Barone, lâex Campo, Belmonte, Lazzaro e quel Piemonte, variamente inseguito dal Catanzaro su indicazione di Dellisanti. La Nocerina, sotto la guida di Capuano, aveva concluso il girone dâandata ad appena 4 punti più sotto del Foggia e di ben 5 sopra al Brindisi. Al giro di boa, in specie, la compagine campana aveva 13 punti più del Catanzaro. Poi, nel girone di ritorno, i rossoneri non sono stati più allâaltezza della prima parte del torneo, totalizzando appena 22 punti, 12 in meno del Catanzaro e, addirittura, 4 in meno dellâOlbia. Però, da Nocera fanno ora sapere che scoppiano di salute e son tornati quelli di prima. âTanto, per noi cambia poco âsostiene il direttore tecnico Gianni Improta- Dobbiamo, infatti, dare il massimo, indipendentemente dallo stato di grazia dei nostri avversari. Semmai, sapere che la Nocerina sia in ottima condizione, non può che facilitare il nostro migliore approccio alla gara. Non so, poi, se sia vero quel che si sostiene da Nocera e, cioè, che loro sarebbero avvantaggiati dal disporre di due risultati su tre. Nel calcio non câè niente di prestabilito, ma diffido che stia psicologicamente meglio quella squadra che sa di poter contare sul pareggio. Anzi, questa consapevolezza potrebbe addirittura compromettere il corretto atteggiamento psicologico e tattico alla partita.â Sul ventilato risentimento della Nocerina, il direttore tecnico dice: âRibadisco anchâio che mai abbiamo assunto atteggiamenti guasconi, che non rientrano nel nostro stile di società e squadra. Per mille motivazioni, poi, dovremmo essere ancora più umili, se qualcuno ci avesse dato per favoriti o se lo fossimo veramente. Infatti, diffido sui pronostici della vigilia, così come sulla facilità con cui, nellâaltra semifinale, il Brindisi passerebbe sullâAcireale. Nel calcio, quando la differenza dei valori non è netta, tanto da supportare le mille varianti del gioco, le gare sono decise da episodi.â Praticamente, già esaurite o quasi le curve, che spettano di diritto agli spettatori dellâultima gara di campionato con il Tivoli. I biglietti, freschi di stampa e nel numero complessivo di 15 mila, saranno presto distribuiti dalle consuete rivendite per un prevedibile âtutto esauritoâ.
Fabio Blasco – Gazzetta dello Sport