BARI – Il Catanzaro fa âharakiriâ col Bari e saluta definitivamente la serie B. Incredibile ma vero: una partita che, se fosse finita 2-0 per i giallorossi, sarebbe stato tuttâaltro che uno scandalo, praticamente buttata alle ortiche per una goffa autorete di De Angelis. Come potrebbe ora questo Catanzaro salvarsi con 8 punti da recuperare sul duo Albinoleffe-Ternana, con un calendario più che proibitivo che lo attende dopo la sosta pasquale e con alcune squadre che hanno incominciato la loro opera di beneficenza verso le altre bisognose di punti?
Ha del clamoroso la vittoria di un Bari davvero mediocre che ha avuto però il merito di approfittare, come il più abile dei giocatori di scacchi, del minimo errore dei giallorossi, conquistando così quei tre punti che gli valgono la sicurezza di poter disputare, senza dover passare dalla lotteria dei play-out, il prossimo campionato cadetto.
LE FORMAZIONI
Confermate le indiscrezioni della vigilia in casa giallorossa: Giordano conferma in blocco la formazione che una settimana addietro era uscita vittoriosa dal âLiberatiâ con la sola variante di Lekè al posto di Urbano al centro della difesa. Il forte centrale nigeriano rientra infatti dalla squalifica. Quindi Belardi tra i pali; difesa a quattro con De Angelis, lo stesso Lekè, Ceccarelli e Del Grosso; a centrocampo Vanin, De Simone, Gissi (ancora una volta il migliore tra i giallorossi) e Ferrigno; in avanti Corona e il furetto Mattioli. Anche Carboni manda in trincea una formazione con uno schieramento speculare rispetto a quello del trainer trasteverino: Gillet; Bellavista, Pianu, Esposito, Michele Anaclerio; Pagano, Carrus, Gazzi e Fusani; Santoruvo e Ganci.
LA CRONACA
Si inizia con i lodevoli cori della curva barese in ricordo del piccolo Tommy e con uno striscione significativo esposto dagli stessi ultras biancorossi che non ha bisogno di commenti: âCIAO TOMMY. MORIRETE DA INFAMI NEI CARCERI ITALIANIâ.
Partita mediocre e dai toni bassi, che vede i padroni di casa tentare invano di prendere il sopravvento sui giallorossi, che si difendono con ordine e meticolosità , mettendo paura agli uomini di Carboni ogni qual volta partono in contropiede con la velocità devastante di Mattioli e i soliti dribbling ubriacanti di Corona. Primo sussulto allâ8â di marca barese, con un tiro in piena area di rigore di Ganci che finisce alto di un soffio. Al 15â Pagano tenta di sorprendere Belardi su una punizione dal limite, ma il portiere giallorosso se la cava non senza patemi. Al 27â ancora Bari con unâincornata in piena area di rigore di Sanoruvo che finisce alta.
Nella ripresa Catanzaro più vivo e intraprendente in avanti, che al 51â va anche in gol con uno gran bel gol di Mattioli, ma il signor Sacco annulla per un fuorigioco passivo di Corona. Rimane però qualche dubbio. Al 56â azione insistita del bomber di Cinisi che spara un rasoterra sul quale Gillet respinge di piede. Il pipelet belga si ripete pochi minuti dopo proprio sul numero nove giallorosso. Catanzaro che quindi gioca bene ma che viene colpito nel suo momento migliore: âlegnataâ al volo dalla sinistra di Ganci e palla che sbatte sulla traversa e poi ritorna in campo sul petto di De Angelis. Lâex genoano colpisce poi di testa nel tentativo di passarla a Belardi e infila incredibilmente nella propria porta. I tifosi baresi, ridendo, esultano per lâuno a zero, mentre noi, così come crediamo la maggior parte dei tifosi giallorossi presenti, siamo rimasti a bocca aperta per qualche secondo prima di annotare sul nostro taccuino lâazione.
Giordano corre subito ai ripari e mette dentro Pellicori al posto di Mattioli e De Sousa al posto di Vanin. Nella doppia mossa del tecnico giallorosso traspare lâintento di giocarsi il tutto per tutto per riequilibrare le sorti del match. Dallâaltra parte fuori Ganci e dentro lâex Crotone Vantaggiato.
Al 70â clamoroso gol divorato dal Catanzaro: cross di De Sousa testa di Corona che mette fuori causa tutta la difesa biancorossa, con il pallone che arriva al liberissimo Pellicori, che manda a lato a pochi metri dalla linea di porta. Poi non succede più nulla, con un Catanzaro che tenta uno sterile forcing finale, che produce solo un colpo di testa su corner di Pellicori che finisce alto e un tiro da fuori di De Simone che viene parato con sicurezza da Gillet.
Pier Santo Gallo