A Napoli e Catanzaro ci sono i vicini di casa piu’ litigiosi: nei due capoluoghi si registra infatti il maggior numero di vertenze del giudice di pace come emerge dal secondo censimento nazionale dei condomini condotto da Censis servizi e Anaci (Associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari).
Gli episodi di litigiosita’ tra condomini – secondo quanto emerge dallo studio, presentato a Roma e del quale e’ stato diffuso una sintesi a Napoli – sono, in generale, sempre piu’ frequenti, ma la maggior parte dei contrasti si risolve prima di arrivare nelle aule dei tribunali.
Negli ultimi 5 anni, secondo il 70% degli amministratori, il numero dei contrasti tra condomini e’ ulteriormente cresciuto.
Tuttavia il 73% dei litigi si risolve bonariamente durante le assemblee condominali, il 16% trova un accordo solo dopo aver dato avvio ad un contraddittorio legale con le classiche lettere degli avvocati, mentre soltanto l’11% arriva davanti al giudice di pace.
Un dato confermato anche dai giudici di pace, che nelle proprie aule hanno registrato negli ultimi 5 anni una forte diminuzione dei contenziosi tra condomini, tanto che nel 2003 hanno dovuto risolvere soltanto 2.036 procedimenti sotto la voce ”misure e modalita’ d’uso dei servizi condominiali”.
La citta’ che ha registrato il minor numero di contrasti tra condomini e’ Campobasso, dove nel 2003 sono arrivate solo 3 vertenze davanti al giudice di pace. I piu’ litigiosi invece risiedono a Napoli e Catanzaro, dove sono finiti piu’ di 650 ricorsi. Nella media Roma e Milano, rispettivamente con 125 e 102 procedimenti.
”Sono numeri che, confrontati con il numero dei condomini in Italia che secondo il nostro censimento sono 935.000, diventano irrisori. Quindi, se da un lato la litigiosita’ tra vicini di casa esiste, dall’altro riguarda spesso piccole questioni assolutamente risolvibili all’interno del condominio stesso”, ha affermato Carlo Parodi, direttore del Centro Studi Anaci. I motivi del contendere riguardano principalmente l’utilizzo degli spazi comuni (24,6%), gli eccessivi rumori del vicino (21,1%), gli interventi di manutenzione straordinaria (17,4%), gli animali domestici (16,4%), i consuntivi (10,6%) e la presenza di animali randagi negli spazi condominiali (9,9%).
Ad arrivare davanti al giudice di pace sono in particolare i contrasti che riguardano l’utilizzo degli spazi comuni (26%) e i consuntivi (22%).
”Una soluzione per ridurre la litigiosita’ potrebbe arrivare dalla riforma della normativa condominiale”, ha suggerito Parodi. ”La normativa attuale infatti – aggiunge – e’ una galassia di leggi e decreti nella quale e’ difficilissimo districarsi. Lo scorso gennaio la riforma era quasi stata approvata dal Senato, dopo una gestazione durata piu’ di un anno; auspichiamo che il prossimo Governo riprenda subito i lavori per portarla finalmente a compimento”.
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