La pista esoterica, secondo la quale Claudio Tomaino avrebbe ucciso i Pane per un sacrificio satanico, ”segna un salto di qualita’. E’ un caso di omicidio rituale satanico anomalo, rurale e casareccio come l’omicidio di Nadia Roccia, la ragazza uccisa a Castelluccio dei Sauri nel 1998, che mira simbolicamente a colpire non piu’ i singoli ma la famiglia, cioe’ il nucleo principale di tutta la societa”’. Lo dichiara ad ‘Affaritaliani.it’ il demonologo Vincenzo Scarpello.
”Solitamente – prosegue Scarpello – i satanisti agiscono nell’ombra, ci tengono a non far sapere della loro attivita’. In questo caso pero’ e’ diverso. In Calabria, soprattutto nel Catanzarese, il vicequestore Roberto Coppola, dirigente della sezione di polizia giudiziaria della procura della repubblica di Catanzaro, nel 1998 ha compiuto indagini su sette sataniche nella provincia di Catanzaro. E’ venuto fuori che hanno trovato segni in mezzo alle campagne di riti satanici avvenuti. E parla di una setta abbastanza attiva nel 1998, di cui all’epoca non c’erano ancora tracce molto evidenti. Si parla inoltre di omicidi satanici avvenuti in Calabria nel 1985”
Riguardo al fatto che si potrebbe trattare di satanismo ‘rurale’, Scarpello sostiene che ”in effetti, non si puo’ parlare di satanismo vero e proprio, anche perche’ le sette sataniche ufficiali stanno perdendo sempre piu’ adepti, li hanno dimezzati in appena dieci anni. E quelli che se ne vanno – continua – lo fanno perche’ le sette sataniche ufficiali sono controllate dalle forze dell’ordine, hanno un riconoscimento. Loro invece creano sette occulte, molto piu’ pericolose, che agiscono nell’ombra, quando non hanno il coraggio di praticare il satanismo solitario, quello del magus nero, che pratica i riti satanisti in maniera solitaria, mentre i gruppi traggono dalla catena, dal circolo che vanno a creare, la loro forza. E’ una diversa concezione”.
”In ogni caso, secondo me – conclude il demonologo -questo fatto calabrese non va ricondotto ad una setta, quanto ad una giustificazione satanica del crimine, che dev’essere indagata piu’ dallo psicologo che dallo studioso dell’occulto. Puo’ darsi che Tomaino sia impazzito, credendo di avere incontrato Satana, e che abbia ucciso per fargli un’offerta. Oppure, se questa linea investigativa fosse confermata, se non proprio adepti Tomaino e Pane erano amatori di queste sette che prolificano nel catanzarese”.
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