Dalla Curva

In due anni tanto veleno e poche gioie. Societa’ fallimentare

Ora basta veramente, perdere anche in casa 3-1 contro l’Albinoleffe (meriti agli ospiti), non ci va proprio giu’.
Lasciate il Catanzaro senza debiti e lasciateci in pace di amare il nostro Catanzaro, avete depredato l’onore sportivo di una citta’ e di una tifoseria.
Proprietari, societa’, DS e DG; tutti colpevoli chi piu’ chi meno

Il “Dalla curva” di oggi esprime l’amarezza di una generazione di tifosi che hanno vissuto la serie A, la Serie B e conosciuto la C2 per anni.
Una generazione, quella di Mario, di Salvatore, di Gianfranco, di Tony, di Massimo, di Roberto, la mia e di molti altri amici incrociati in mille trasferte sudate fino all’ultima moneta, una generazione indignata che dice
“Basta, la misura colma, smettete questa surreale farsa da terzo mondo sportivo”.

Sembra che alcuni tifosi del Catanzaro siano appagati da una promozione in serie B a fronte di una duplice e sportivamente vergognosa retrocessione in C, cose mai successe con tanto disonore nella storia del nostro vessillo giallorosso.
Sembra che diventare lo zimbello sportivo del calcio nostrano non basti a far svegliare il resto degli splendidi tifosi che hanno invaso in oltre 10.000 Ascoli Piceno e che per anni di C2 hanno avuto l’onore ed il merito di seguire il Catanzaro da Palma di Campania a Fasano a Trapani e cosi via. Forse questi hanno nostalgia e vogliono ritornarci?
Sentite cosa dice Mondonico di noi tifosi:
“In tanti anni di carriera non ho mai visto un pubblico che sostiene la squadra quando è sotto di tre reti e con l’ultimo posto in classifica. Faccio i complimenti a tutti i sostenitori giallorossi”.
E pensare che vi sono “illuminati pensatori” nostrani che non la pensano in questo modo e ci tacciano di disfattismo.

In ogni modo mi chiedo; a noi ci bastano solo gli elogi che riceviamo dagli allenatori che vengono a Catanzaro a fare razzia di punti, … o vogliamo anche ben altro?
Il glorioso “Catanzaro Club”, il “Massimo Palanca”, e tutti gli altri saranno daccordo con noi che e’ ora di muoversi perche’ ormai la misura e’ veramente colma, oppure no?
Condividiamo che si deve sempre sostenere la squadra prima di tutto, ma in settimana si potrebbe anche fare notare il nostro dissenso civile e granitico mettendo da parte ogni individualismo inutile?

Ci rendiamo conto che è quantomeno strano fare 13 punti in sei gare e poi per qualche ulteriore strano motivo farne zero dico Zero (0) nelle quattro successive di cui due in casa e due contro Albinoleffe e Brescia squadre che… (lasciamo perdere … è meglio mi si strugge lo stomaco)?
Ma ci rendiamo conto che a partire da Crotone-Catanzaro, con formazioni in campo “del tutto discutibili”, si e’ continuata una barzelletta che era iniziata con l’epurazione scientifica del gruppo che ci diede la B e di tutti coloro che vi parteciparono, fino al massaggiatore passando anche per i buoni signori Musa e Lo Giudice.
Mi chiedo ingenuamente, non era forse un atteso premio promozione “marmellatoso”, una delle cause della rottura di quello spogliatoio che vide una frattura immediata tra i nuovi arrivi ed i vecchi vincenti in C e che spinse ad una chirurgica epurazione di coloro che richiedevano il rispetto delle strette di mano senza creare figli e figliastri?
Che bisogno c’era prima della vittoria casalinga contro il Crotone di presentare Improta negli spogliatoi del Ceravolo? … si voleva spaccare lo spogliatoio per l’ennesima volta allora che si era “ricompattato”?… ed invece i ragazzi in campo diedero una prova d’orgoglio in 11 contro 8 che nessuno si attendeva… abbracciando in un modo fuori dal comune Buso e non certo Improta o Martino.
A noi non importa nulla (senza offesa naturalmente per queste rispettabili persone), di Martino, Improta, Princi, Colao, Parente, Poggi oppure di Pavarese; a noi importa che venga creato dalla società un clima tale che permetta ai giocatori di lottare sportivamente con onore per la maglia che sosteniamo.
Questo si può attuare solo se si è capaci di farlo, e voi non lo avete saputo (o voluto?) fare nonostante i segnali da parte dei calciatori e degli allenatori che si sono succeduti siano stati evidentemente profusi.
E’ chiaro come la vittoria contro il Crotone in casa con l’abbraccio a Buso; ed ancora i 13 punti in sei gare ed i vantaggi iniziali conseguiti contro tre delle 4 squadre che ci hanno battuto ultimamente, (seppure senza grandi campioni nella nostra rosa), possono essere interpretati come segnale di volontà di lottare da parte dei giocatori ed allenatore.
Volontà di lottare che purtroppo non e’ stata carpita e sfruttata a dovere sul fronte societario.

Una società alcune volte piu’ lesta a remare in favore dei personali interessi politico-societari anche a rischio di rompere i sottili equilibri dello spogliatoio (estate 2004 ed autunno 2005), che ad investire sui patrimoni esistenti.
Sempre lesti ad ingaggiare i seppur volenterosi ma di fatto fallimentari nei risultati, signori Improta, Imbriani, Martino, Pavarese e per ultimo Giordano. Come lesti a scaricarli successivamente con educazione e gentilezza come poveri malcapitati di turno.
Chi dimentica il buon Braglia (che dichiaro’ di essersi sentito accoltellato alle spalle da chi riteneva fraterno amico… l’allora presidente Parente n.d.r.), come dimenticare Pasquale Lo Giudice, Improta, Cagni, Bolchi, Musa, Guerini, Buso, Martino, e molti altri, tutti colpevoli sempre puntualmente puniti.
Alcuni di questi addirittura prima scaricati e poi riaccolti al capezzale del malato morente dimenticando in modo stucchevole di averli di fatto cacciati qualche mese prima.
Una societa’ con i suoi proprietari, lesti addirittura a criticare i tifosi come “disfattisti”, parliamo di quelli che hanno la dignità di fare notare educatamente e per tempo lo scempio sportivo che si sta attuando da due anni, non certo di altri che legittimamente hanno preferito tenere posizioni diverse, se non addirittura contrastare chi ha da sempre protestato per questo schifo sportivo ancora in corso.
Purtroppo devo ripeterlo perche’ sembra che non si voglia intendere;
…SI, avete capito bene, societa’ lesta a confondere/sostituire (si spera non volutamente), il bene del Catanzaro con i propri interessi “politico-societari” che naturalmente non sempre coincidono con il bene della squadra che scende in campo; e questo lo dicono purtroppo i risultati e non sono mie supposizioni o farneticazioni.
E’ chiaro che per le vostre beghe “politico-societarie” e per la vostra (involontaria?)perseveranza nel ripetere gli stessi errori, avete ignorato i segnali che vi giungevano dal campo in primis e dagli spalti poi.

In due stagioni ad oggi ecco purtroppo i risultati:
— 51 punti in 76 gare di serie B, (un record di sconfitte e gol subiti impressionante)
–6 allenatori ed un centinaio di calciatori.
–di fatto due ultimi posti poco dignitosi
–calciatori che mandano a quel paese il tecnico… e spogliatoi spaccati a ripetizione
–Giocatori di buona volontà e di massima professionalità ed educazione, ma purtroppo poco abili per la B, che sono schierati inspiegabilmente in campo nonostante facciano prestazioni pietose a ripetizione
–Infortuni “inizialmente mal valutati”, che sfortunatamente per il Catanzaro e per i calciatori infortunati che naturalmente soffrono per il dolore, durano giust’appunto il tempo per poter schierare questa o quella formazione e per permettere, di fatto (senza farne colpa a nessuno naturalmente), a questo o quello, di fare presenza in serie B seppure personalmente ad oggi io non li schiererei nemmeno in C1.
–mi fermo qui… per pieta’ verso la nostra storia e per evitare di dare ai nostri nemici ulteriori spunti di sfottò.

Basta vi prego, fatelo per il decoro della gloriosa “Uesse”.
Se davvero l’amate come dichiarate, lasciate il Catanzaro senza debiti, subito ora.
Ammettete con onore i vostri errori e dateci la possibilità di pianificare una serie C tranquilla (il tempo stringe), senza vedere più le vostre facce sorridenti che dichiarano che faremo un campionato tranquillo e che viviamo in una situazione florida e che la società ha i mezzi per fare una serie B tranquilla.
Vi prego dal profondo del mio cuore giallorosso, andatevene almeno senza affossare dal puinto di vista societario il Catanzaro (visto che a vostro dire siamo in una situazione florida).
Rimarra’ indelebile la vostra impresa di averci condotto dalla C2 alla B, io ve ne sono grato, ed ho dimostrato la mia gratitudine fino a qui ingoiando due anni di disonore sportivo. ora che “il dado e’ tratto”, fateci un ultimo regalo, andatevene dignitosamente.

D.P.

Autore

Davide Pane

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