ROMA â Emiliano Mondonico non è un allenatore qualsiasi.
Emiliano Mondonico è un allenatore speciale, capace di portare per la prima
volta una squadra di serie B (lâAtalanta) ad una
storica semifinale di Coppa delle Coppe. Un allenatore capace di guidare il
Torino ad una sfortunata finale UEFA contro lâAjax,
persa con due pareggi e colpendo tre pali nel ritorno di Amsterdam.
Un allenatore che sarà sempre accostato al nome di Cremonese,
Atalanta e Torino. Mondonico non ha mai
allenato una grande. La sua ironia tagliente e quel sorriso sincero, spesso
carico di sarcasmo, lo hanno reso âscomodoâ. Il calcio moderno non lo ha mai
appassionato e la promozione di Firenze era solo
lâultimo ruggito di chi non ha più niente da dimostrare. Il progetto Della
Valle era già troppo grande per il âMondoâ.
RIPARTIRE CON UMILTà â Mondonico è tornato a Bergamo, sponda Albinoleffe, e si è rimesso in gioco. à andato ad allenare
una squadra âparticolareâ, senza pubblico, con una rosa di volenterosi ragazzi bergamaschi, relegata in fondo alla classifica e disillusa
dopo le straordinarie stagioni con Gustinetti. In 7
partite ha ottenuto 8 punti, due vittorie in trasferta (a Modena e a Pescara) e
la terzultima posizione, regalando alla società lombarda qualche speranza di
salvezza. Il Vicenza dista 8 punti, ma lo spareggio
per rimanere in B è a un tiro di schioppo. Il calendario non è stato molto
benevolo con il tecnico: una serie di trasferte, compreso il derby âcasalingoâ
con la âsuaâ Atalanta. Ma le
due vittorie fuori casa sono un segnale che la squadra è viva e si batterà fino
alla fine.
ATTACCO ANEMICO â Lâarrivo di Mondonico al posto di
Esposito ha portato una necessaria fase di assestamento. Dopo qualche
anno, lâAlbinoleffe ha cambiato modulo, passando ad
un 4-3-3 coperto, con due fantasisti alle spalle di
Russo. Proprio la fase offensiva è stato il punto debole costante di tutta la
stagione. Nonostante uno schieramento abbastanza offensivo con due ali vere e
due attaccanti, i lombardi hanno segnato finora solo 24 gol, secondo peggior
attacco del campionato dopo quello del Catanzaro.
Mondonico ha provato qualche variante, con lâinnesto di Iacopino, ex promessa
della Sampdoria, tesserato a febbraio dopo quasi due
anni dâinattività , e dellâex crotonese Russo,
arrivato a gennaio dopo la partenza della meteora Beretta
e di Araboni. Lâinfortunio
di Bonazzi ha complicato ulteriormente il lavoro di
Mondonico.
IL RITORNO DI DAL
CANTO â Si è integrato, invece,
subito lâex giallo-rosso Dal Canto, ripartito a settembre dal Perugia dopo la
fallimentare esperienza a Catanzaro. Dal Canto si è piazzato al centro della
difesa accanto a Minelli, con lo spostamento di Teani sulla fascia destra al posto di Garlini.
Sulla sinistra la consueta spinta di Regonesi, mentre il portiere Ginestra ha pagato (insieme a Garlini) alcune indecisioni costate tre sconfitte di fila
(Brescia, Atalanta ed Avellino) ed è stato scalzato
da Coser. A centrocampo, il trio di mediani è
composto da Del Prato in cabina di regia, con Belingheri e Poloni ai lati. Il
centro-boa è Russo, supportato da Testini e Bonazzi.
FUORI I MIGLIORI â Proprio Bonazzi e Testini sono i migliori bomber dellâAlbinoleffe,
rispettivamente con 5 e 4 gol. Entrambi saranno
assenti contro il Catanzaro. Bonazzi si è infortunato
nel derby con lâAtalanta e non è ancora pronto. Testini è stato fermato dal Giudice Sportivo e sarÃ
sostituito da Gori, al rientro proprio dalla
squalifica. Al suo fianco Iacopino avrà il compito di sfornare palloni
giocabili per Russo. Il resto della squadra sarà il solito, con Coser ancora titolare e Ginestra fuori causa per un
acciacco.
ALBINOLEFFE IMBATTUTO â Il Catanzaro cercherà sabato il primo successo contro lâAlbinoleffe. Lâalbum dei ricordi è ancora scarno perché la storia dellâAlbinoleffe
è ancora tutta da costruire. Lâanno scorso un gol di Araboni decise la partita contro un Catanzaro ormai allo
sbando. A Bergamo, invece, i giallo-rossi non hanno
mai perso in queste due stagioni (unico campo): lâanno scorso ci pensò un
autogol di Minelli a regalare il pari a Cagni (allâesordio); allâandata un palo (Corona) negò la
vittoria al Catanzaro e Belardi evitò la beffa con
due splendide parate nel finale. Sono passati 18 anni da quellâindimenticabile
Catanzaro-Atalanta 2-0 del giugno â88. Unâintera
regione a spingere i giallo-rossi verso il ritorno in
A. Il âMilitareâ pieno come un uovo. La sfida tra i due Nicolini e la bionda chioma di Stromberg
a svolazzare pigra. Palanca e Rossi a
rinfocolare un sogno che sarebbe svanito sette giorni dopo. Quel giorno sulla
panchina giallo-rossa sedeva Vincenzo Guerini,
su quella nerazzurra câera proprio Mondonico. Lâincrocio tra i due
tecnici è stato solo sfiorato: sabato Guerini non ci
sarà . Chissà che Mondonico non voglia regalare tre punti anche a Bruno
Giordano.
PROBABILE
FORMAZIONE (4-3-2-1) â Coser; Teani, Minelli, Dal Canto, Regonesi; Belingheri, Del Prato, Poloni; Iacopino, Gori; Russo. All.:
Mondonico.
Ivan Pugliese