Câera tanta gente sugli spalti del Nicola Ceravolo per assistere alla rifinitura che Vincenzo Guerini ha preferito tenere sul manto erboso dello stadio comunale. Salle la tensione con lâapprossimarsi di un incontro, quello di domani, da dentro o fuori. La gente lâavverte sulla pelle e comincia a mobilitarsi per sostenere la squadra in uno sforzo estremo. Câè da aspettarsi una buona cornice di pubblico per la seconda giornata del girone di ritorno.
Molto folta la rappresentanza in campo. Eâ salito vertiginosamente il numero dei tesserati con gli ultimi numerosi arrivi: saranno stati circa 30 gli atleti che si sono allenati agli ordini dello staff tecnico che, per la cronaca, si è preoccupato di far svolgere una leggera seduta di avvicinamento con la ripetizione di qualche schema, lâaffinamento della mira sui calci di punizione e la proposizione di qualche palleggio.
Fa effetto, a tal riguardo, assistere agli scambi ripetuti a centrocampo tra il sindaco Fabrizio Ferrigno e re Giorgio Corona. Vorrebbero significare che il tempo non si è fermato rispetto a quel meraviglioso inizio 2004 che li ha visti protagonisti di una straordinaria cavalcata, e invece…
Il morale della ciurma oggi era piuttosto alto e si è rivisto anche Italo Mattioli. Il giovane attaccante in prestito dal Lecce si era fatto male nel corso dellâincontro col Piacenza. Una frattura del perone che gli è costata un lunghissimo stop. Oggi Mattioli, accompagnato dal preparatore Antonio Raione, si è rimesso in marcia. Il gruppo è stato diviso in due. A parte hanno lavorato Pierotti, Di Sole, Ottonello, Ticli, Del Grosso, Nelinho e De Simone. Sussi ha ancora una volta presenziato tra i convocati.
Questa la formazione che domani è maggiormente indicata di finire dal 1â in campo: (4-4-1-1) Anania; Adami, Ceccarelli, Venturelli, Sussi; Vanin, Gissi, Miceli, Ferrigno; Greco; Corona.
Al Ceravolo tanta gente
Gli ultimi preparativi della squadra in vista dello spareggio con la Cremonese hanno richiamato questo pomeriggio numerosi spettatori. Squadra col morale alto. Si rivede pure il lungodegente Mattioli. Ferrigno e Corona palleggiano come i bei tempi