VICENZA – 90â di grinta e carattere, una partita impostata perfettamente da Guerini, un punto meritatissimo, che poteva far morale, giungendo in una giornata in cui tutte le altre rivali per la salvezza avevano anchâesse pareggiato, con il Bologna e lâAlbinoleffe che sono state costrette a capitolare contro Triestina e Rimini: tutto questo vanificato da un episodio, da quella che è stata una delle poche disattenzioni della difesa giallorossa, al 94â tra lâaltro. Ed ecco riassunta in poche parole lâennesima sconfitta in questo campionato del Catanzaro, battuto da un Vicenza che sinceramente, dopo la partita di oggi, fatichiamo a vedere con 16 punti in più rispetto alle Aquile in classifica. Non sono bastati a Guerini le ottime prove dei neo acquisti Vanin e Del Grosso e dei vari Di Cesare e Corona (sempre più indispensabile per questa squadra e vero âspauracchioâ della difesa vicentina, che spesso ha triplicato la marcatura sul bomber di Cinisi) per uscire dal “Menti con un prezioso punto in saccoccia.
I giallorossi, dopo un tambureggiante inizio gara, si vedono spezzare le gambe dallâespulsione di De Simone (schierato a sorpresa da Guerini). Parte tutto da una magia di Carbone che libera Fabbrini e lâex centrocampista del Verona deve intervenire in spaccata per fermare il âtoro di Pineroloâ, prendendo nettamente il pallone. Non è dello stesso avviso il signor Marelli, che è ingannato dal tuffo âolimpionicoâ di Fabbrini ed espelle De Simone.
Da questo momento le Aquile sono costrette a chiudersi a riccio nella propria metà campo, senza però rinunciare a qualche sortita offensiva.
La conseguente punizione, calciata da Cherubini, si spegne di pochi centimetri a lato.
La partita diventa mediocre con il Catanzaro che controlla senza particolari affanni il pari e tiene bene il campo al cospetto di un Vicenza privo di idee e dal gioco troppo prevedibile. Dopo una pregevole respinta di Anania ancora su Cherubini e un ammirevole tiro da fuori di Del Grosso ecco che nel finale il match si accende e ci vuole una difficile parata in due tempi di Anania per neutralizzare il tiro di Fabbrini.
Nella ripresa Catanzaro più vivo e subito vicinissimo alla rete con un liscio al centro dellâarea di Rizzato dopo una pregevole azione di Corona. Al 58â su corner Corona calcia al volo ma il pallone si alza troppo e termina alto. Si prosegue con il Vicenza che prende in mano le redini del gioco, con il Catanzaro che soffre ma, a parte un tiro di Fabbrini neutralizzato da Anania con un giocatore giallorosso a terra, non impensierisce la retroguardia calabrese.
Scontro poi tra Carbone e Del Grosso, con i due che alzano troppo i gomiti. Lâassistente 1 Lanciani vede tutto e lo segnala al signor Marelli che manda tutti e due a bere anticipatamente un thè caldo negli spogliatoi, con il Catanzaro che resta in 9 mentre il Vicenza resta in 10.
Guerini corre ai ripari e inserisce Zini. Il Vicenza preme e prima sfiora il gol con Fabbrini e poi lo realizza al 94â con Vitiello, che approfitta di una disattenzione della difesa giallorossa e infila Anania. Così, dopo 90 minuti di fischi, arrivano gli applausi per i padroni di casa che vincono una partita fondamentale che li porta lontano dalla zona play-out, mentre Corona e compagni sono sempre più in fondo alla classifica. Ma ancora non è finita per le Aquile, che contro la Cremonese avranno la possibilità di riaprire il discorso salvezza (visto anche lo scontro tra Ternana e Albinoleffe, e i difficili match che attendono lâAvellino e il Bari a Trieste e contro il Toro) senza De Simone e Del Grosso squalificati, ma forse con i nuovi Venturelli e Cordone (prossimi alla firma) e con quella âbenedettaâ punta da affiancare a Corona che oggi come oggi appare indispensabile per la salvezza delle Aquile.
Pier Santo Gallo