PUBBLICITA’ abusiva allo stadio Ceravolo? E’ questo il sospetto
che adombrano i consiglieri comunali Franco Passafaro (Margherita), Nicola Ventura
(Ds), Umberto Aracri e Mimmo Iaconantonio (Unità socialista) nella interrogazione
rivolta al sindaco facente funzioni Filippo Pietropaolo e agli assessori comunali
allo Sport, Tony Sgromo, e alle Finanze, Vincenzo Andracchio.
I consiglieri partono dalla constatazione di un dato di fatto, e cioè
che la convenzione con cui il Comune appaltava il servizio della raccolta pubblicitaria
allo stadio alla società specializzata Mediagraf è scaduta lo
scorso 30 settembre, eppure da allora ad oggi cartellonistica e spot ai microfoni
non sono mai mancati durante le partite del Catanzaro.
Sulla base di quale contratto? «Dal momento che la convenzione è
scaduta – scrivono i quattro consiglieri nell’interrogazione – sulla base di
quale contratto da settembre ad oggi è stata effettuata la raccolta pubblicitaria
allo stadio? – per poi andare oltre – Risponde a verità il fatto che,
in maniera presumibilmente arbitraria, la società Us Catanzaro ha prorogato
in questi mesi il servizio alla Mediagraf sas?».
Lo stadio era di proprietà del demanio e circa un anno fa è stato
acquistato dal Comune, per un costo complessivo di oltre 2 milioni di euro concessi
in mutuo dal Credito sportivo. All’atto di acquisto della proprietà ,
l’amministrazione è subentrata nella convenzione siglata precedentemente
dal demanio con la Mediagraf, scaduta appunto a settembre e in base alla quale
all’amministrazione comunale, oltre all’imposta pubblicitaria pari a circa 10
mila euro, spetta il 35 per cento dell’incasso totale della raccolta pubblicitaria
effettuata nell’arco di una stagione calcistica, il cosiddetto canone pubblicitario.
L’interrogativo che allora lanciano Passafaro, Ventura, Aracri e Iaconantonio
è: «Come potrà il Comune riscuotere il canone pubblicitario
relativo ai mesi settembre/gennaio in assenza di una convenzione e di fronte
alla previsione di entrata pur contenuta nel bilancio? A cosa vanno incontro
gli uffici finanziari, nel caso in cui la previsione d’entrata non venisse confermata?».
I quattro consiglieri entrano poi nel merito politico della questione, sulla
scorta della proposta di delibera depositata alla presidenza del Consiglio comunale,
che propone all’assemblea di palazzo De Nobili di affidare il servizio pubblicitario
dello stadio all’Us Catanzaro: «Atteso che l’amministrazione comunale,
per far fronte all’acquisto dello stadio Ceravolo, è chiamato a corrispondere
una rata di oltre 182 mila euro per 15 anni, non risulta eccessivamente esigua
l’entrata percepita dalle casse comunali dalla raccolta pubblicitaria allo stadio
pari, oggi, a poco più di 40 mila euro all’anno? Invece di procedere
all’affidamento diretto del servizio, non sarebbe a questo punto più
avveduto ed economicamente vantaggioso per l’amministrazione comunale procedere
a un bando di gara, per selezionare la migliore società specializzata
nella raccolta pubblicitaria, riconoscendo di conseguenza un principio di paritÃ
di trattamento e leale concorrenza tra l’imprese?».
«Animati da una profonda passione per la squadra e i destini dei colori
giallorossi – affermano in ultimo i quattro consiglieri comunali del centrosinistra
– riteniamo necessario che la trasparenza debba rappresentare la regola principe
nell’agire amministrativo quanto nel mondo calcistico, per il bene della societÃ
e nel doveroso rispetto dei tanti tifosi che con passione seguono la squadra».
che adombrano i consiglieri comunali Franco Passafaro (Margherita), Nicola Ventura
(Ds), Umberto Aracri e Mimmo Iaconantonio (Unità socialista) nella interrogazione
rivolta al sindaco facente funzioni Filippo Pietropaolo e agli assessori comunali
allo Sport, Tony Sgromo, e alle Finanze, Vincenzo Andracchio.
I consiglieri partono dalla constatazione di un dato di fatto, e cioè
che la convenzione con cui il Comune appaltava il servizio della raccolta pubblicitaria
allo stadio alla società specializzata Mediagraf è scaduta lo
scorso 30 settembre, eppure da allora ad oggi cartellonistica e spot ai microfoni
non sono mai mancati durante le partite del Catanzaro.
Sulla base di quale contratto? «Dal momento che la convenzione è
scaduta – scrivono i quattro consiglieri nell’interrogazione – sulla base di
quale contratto da settembre ad oggi è stata effettuata la raccolta pubblicitaria
allo stadio? – per poi andare oltre – Risponde a verità il fatto che,
in maniera presumibilmente arbitraria, la società Us Catanzaro ha prorogato
in questi mesi il servizio alla Mediagraf sas?».
Lo stadio era di proprietà del demanio e circa un anno fa è stato
acquistato dal Comune, per un costo complessivo di oltre 2 milioni di euro concessi
in mutuo dal Credito sportivo. All’atto di acquisto della proprietà ,
l’amministrazione è subentrata nella convenzione siglata precedentemente
dal demanio con la Mediagraf, scaduta appunto a settembre e in base alla quale
all’amministrazione comunale, oltre all’imposta pubblicitaria pari a circa 10
mila euro, spetta il 35 per cento dell’incasso totale della raccolta pubblicitaria
effettuata nell’arco di una stagione calcistica, il cosiddetto canone pubblicitario.
L’interrogativo che allora lanciano Passafaro, Ventura, Aracri e Iaconantonio
è: «Come potrà il Comune riscuotere il canone pubblicitario
relativo ai mesi settembre/gennaio in assenza di una convenzione e di fronte
alla previsione di entrata pur contenuta nel bilancio? A cosa vanno incontro
gli uffici finanziari, nel caso in cui la previsione d’entrata non venisse confermata?».
I quattro consiglieri entrano poi nel merito politico della questione, sulla
scorta della proposta di delibera depositata alla presidenza del Consiglio comunale,
che propone all’assemblea di palazzo De Nobili di affidare il servizio pubblicitario
dello stadio all’Us Catanzaro: «Atteso che l’amministrazione comunale,
per far fronte all’acquisto dello stadio Ceravolo, è chiamato a corrispondere
una rata di oltre 182 mila euro per 15 anni, non risulta eccessivamente esigua
l’entrata percepita dalle casse comunali dalla raccolta pubblicitaria allo stadio
pari, oggi, a poco più di 40 mila euro all’anno? Invece di procedere
all’affidamento diretto del servizio, non sarebbe a questo punto più
avveduto ed economicamente vantaggioso per l’amministrazione comunale procedere
a un bando di gara, per selezionare la migliore società specializzata
nella raccolta pubblicitaria, riconoscendo di conseguenza un principio di paritÃ
di trattamento e leale concorrenza tra l’imprese?».
«Animati da una profonda passione per la squadra e i destini dei colori
giallorossi – affermano in ultimo i quattro consiglieri comunali del centrosinistra
– riteniamo necessario che la trasparenza debba rappresentare la regola principe
nell’agire amministrativo quanto nel mondo calcistico, per il bene della societÃ
e nel doveroso rispetto dei tanti tifosi che con passione seguono la squadra».
Giulia Veltri
Il Quotidiano della Calabria